La Russia al centro della geopolitica mondiale. Da un lato la crisi siriana e l’interventismo di Vladimir Putin, dall’altro l’Ucraina. Scenari, entrambi, che riguardano da vicino la nostra parte di Occidente e la sua cronica dipendenza energetica dal grande paese dell’est. Mosca ha infatti interrotto, mercoledì, le forniture di gas all’Ucraina a causa della mancanza del nuovo pagamento da parte di Kiev. Una notizia potenzialmente preoccupante anche per l’Italia, alle porte dell’inverno, perché “può creare seri rischi di interruzione delle forniture di gas russo verso l’Europa”, secondo quanto ha specificato il gruppo Gazprom.
Si tratta dell’ennesimo episodio della disputa del gas tra Mosca e Kiev, che peraltro si inserisce nelle rinnovate tensioni di questi giorni sul sabotaggio di linee elettriche che ha lasciato al buio la penisola di Crimea, annessa alla Russia nel marzo 2014. Dopo un’altra interruzione durante l’estate, Mosca aveva riavviato le forniture il 12 ottobre con un accordo in base al quale Kiev avrebbe pagato in anticipo i volumi richiesti.
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