Selvaggia Lucarelli contro il tassista senza pos: lo scontro diventa virale. La famosa giornalista e influencer, ha avuto una lunga discussione con un conducente di taxi a Milano, colpevole di non avere il Pos, a duo dire scarico. È successo lunedì e la donna nel video racconta: “Sono andata in Duomo con un Uber. Tutto tranquillo. Al ritorno, erano le otto, c’era la solita fila di taxi davanti alle palme, la piazza piena di turisti, mi sono detta: vediamo come si comportano i tassisti che partono dal punto più turistico della città”.
“Salgo sul primo della fila. Non prendevo taxi da un po’ eh, non è che li prenda tutti i giorni”, ha raccontato la Lucarelli. “Ovviamente, visto che il Pos è obbligatorio, non chiedo nulla. Quando siamo a 50 metri da casa il tassista mi dice: guardi che ho il pos scarico. Non ci posso credere. Quindi è vero, come mi dicono, che ora che hanno vinto il braccio di ferro col governo sono pure peggiorati, perché convinti, a ragione, di poter fare quel che gli pare”, ha proseguito la giornalista nel suo racconto.
Selvaggia Lucarelli contro il tassista senza pos: cosa è successo
Il video è stato pubblicato insieme alla clip, in cui effettivamente si sente il guidatore spiegare che il suo Pos è scarico. “Quindi mi impunto. Lui, il passivo aggressivo, minaccia di chiamare la polizia, ìma nel frattempo il tassametro lo lascio acceso e lei mi paga l’attesaì. Capito? Io non mollo. E indovinate? Spunta fuori il pos, che però è del fratello, quindi i soldi li prenderà lui (e perché, il fratello non glieli può dare?).
Certo. Vi dovete vergognare”, ha concluso la Lucarelli, in questi giorni impegnata in una campagna social sull’utilizzo del Pos in Italia. Poco dopo Selvaggia Lucarelli ha voluto raccontare con un video la vicenda, con tanto di replica del pubblico esercente raggiunto telefonicamente.
Sotto alla lente sono finiti due scontrini emessi domenica 31 luglio in una gelateria a Serravalle. Il primo scontrino, staccato alle 17.21, riporta un totale di 5,60 euro a cui si aggiungono 0,17 euro indicati come “maggioranza 3%. Il secondo di 5,60 euro pagati con denaro contante alle 18.04. Il motivo, sta nel pos, ancora una volta. Gli esercenti che lo usano devono una tassa alla banca che spesso fanno pagare al cliente.
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