Il corridoio degli aerei è la loro passerella: il lavoro di hostess ha visto dettare per molti anni tendenza con le divise, le gonne a tubino, le giacche strutturate, i collant e le scarpe con il tacco largo. Insomma modelle dei cieli per una sfilata itinerante. Oggi, le compagnie aeree puntano sempre meno sull’aspetto fisico e più su quello professionale e lavorativo. La low cost Ryanair ha annunciato l’incremento delle assistenti di volo in Italia con un investimento di un miliardo di dollari ed è pronta per una nuova campagna di “Cabin Crew Day”. Si avvicinano i giorni di recruiting per lavorare sui nuovi aeromobili (10 quelli in arrivo) con la divisa gialla e blu, i colori della compagnia irlandese.
I giorni fissati sono dal 30 agosto a Roma per arrivare a Bergamo il 2 e il 21 settembre fino a Napoli il 29.
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I requisiti? Altezza minima, che deve essere proporzionata con il peso, di 157cm, età non inferiore ai 18 anni, ottima conoscenza della lingua inglese, normali capacità visive (anche se è ammesso l’uso delle lenti a contatto), buoni doti natatorie e buona forma fisica. Attenzione però, per partecipare ai Cabin Crew Day (iscrizione al sito www.crewlink.ie/it) alle candidate richiesto di indossare una gonna sopra al ginocchio, con collant color carne e camicia. Un’altezza minima rispetto allo standard, quella richiesta dalla compagnia irlandese, se si pensa che a maggio 2016 la compagnia Blue Air a Torino era alla ricerca di assistenti di volo di almeno 165cm. E che sul sito ufficiale di Meridiana l’altezza richiesta è di 1 metro e 67, specificando senza tacchi. Insomma, Ryanair sembra guidare un cambio di passo rispetto alla silhouette da modella richiesto negli anni 90, quando tutte le bambine sognavano di volare con le “Barbie dei cieli”.
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Oggi si punta alla professionalità, come fa Alitalia, che ha formato oltre 5800 assistenti di volo in una vera e propria Training Academy incentrata sulla conoscenza delle diverse culture, sull’approfondimento dei cibi di bordo e anche, sull’immagine: la compagnia di bandiera italiana infatti ha una parte di training per le hostess chiamata “Style&Image” dove si insegnano nozioni di stile. Per il personale che lavora a contatto con gli ospiti a bordo dei voli e negli aeroporti, ecco alcune disposizioni dettagliate di Alitalia sulla cura della divisa (recentemente rivisitata da Edoardo Billotta), del trucco e dell’acconciatura. Le hostess di volo e di terra sono tenute a indossare un rossetto nelle tonalità del rosso e attenersi agli standard previsti per il make up, gli steward possono avere una barba lunga non oltre il centimetro e i capelli lunghi massimo fino al colletto della camicia. Unghie corte con smalti di colore neutro. Non sono più ammesse code, trecce, capelli sciolti ma i capelli devono essere rigorosamente raccolti in uno dei quattro chignon studiati dall’hair stylist Roberto Carminati.