Stamattina il modo si è svegliato con una consapevolezza: nulla sarà più come prima. Dopo l’inizio dell’invasione russa nei territori ucraini, il contrappeso economico si è fatto praticamente subito sentire. E immediate sono state anche le ripercussioni sulle risorse energetiche, così come le Borse europee che hanno aperto in rosso. Non è neanche un problema di queste ore: il costo del petrolio in questi ultimi mesi si è alzato e non di poco. Così come il prezzo del gas che sul mercato di Amsterdam si impenna.
È discorso di queste ore poi che se la situazione in Ucraina dovesse peggiorare, le forniture di petrolio e gas dalla Russia all’Europa potrebbero essere interrotte per un tempo più o meno lungo, facendo aumentare ulteriormente i prezzi all’ingrosso. Se ci focalizziamo sul gas, ci basti sapere che i future di quello che è il benchmark del prezzo del metano in Europa avanzano del 25,4% a 111,5 euro al megawattora, pur ripiegando dal massimo di 125 euro (+41%) segnato in apertura di contrattazioni. Riguardo il petrolio, come dicevamo, l’impennata è presto arrivata.
L’indice del petrolio Brent ha raggiunto i 100 dollari al barile per la prima volta dal 2014 ieri sera, quando le forze russe hanno lanciato un attacco all’Ucraina, aumentando la probabilità di sanzioni internazionali che potrebbero turbare ulteriormente i mercati energetici. Tra l’altro i prezzi del petrolio sono saliti costantemente sin da quando la crisi russo-ucraina ha iniziato a preoccupare i mercati.
All’epoca salì il prezzo del petrolio di oltre il 40% dai loro minimi di inizio dicembre. Alle 23:59 di mercoledì, poco più di un’ora dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una “operazione militare speciale” in Ucraina, il prezzo interno del West Texas Intermediate era in crescita del 4,19% a 96 dollari al barile.
Il costo del #petrolio negli ultimi 5 anni e negli ultimi 6 mesi#RussiaUkraineConflict pic.twitter.com/uHAiC4hkMZ
— Roberto Codazzi (@kudablog) February 24, 2022
Il Brent, che misura l’attività internazionale in Europa, ha raggiunto i 101,25 dollari a mezzanotte, un aumento del 4,5% sul petrolio. Ma la domanda che ci stiamo facendo in queste ore è: quanto aumenterà in Italia il costo del carburante? Con le attuali quotazioni del greggio ci dovrebbe essere un ulteriore aumento di circa 2 cent per la benzina e poco più per il gasolio, ma non è escluso che nei prossimi mesi ci siano altri 5 cent al litro in più.