Se venisse approvata, sarebbe davvero una bella notizia: l’abbonamento per i mezzi pubblici detraibile dalle tasse. La bozza del disegno di legge sul Trasporto pubblico locale (Tpl) prevede infatti che i costi per bus e metropolitane possa essere detratti dalle tasse fino alla concorrenza del loro ammontare nella misura del 19 per cento per un costo non superiore ai 200 euro per ogni componente familiare. Non cestinate, quindi, le ricevute dell’abbonamento dei mezzi pubblici: potrebbero servire per il 730.
Come riporta Libero, l’obiettivo della detrazione degli abbonamenti è anche quello di lottare contro i portoghesi che salgono sui mezzi senza pagare il biglietto e che costano alla comunità qualcosa come 450 milioni di euro di mancati ricavi. Nel disegno di legge, arrivato sul tavolo del Consiglio dei Ministri, è prevista una serie di novità per “potenziare gli strumenti per la lotta all’evasione tariffaria attribuendo maggiori poteri ai verificatori”. I controllori potranno essere anche guardie giurate o personale appartenente a istituti di vigilanza privata. Non solo: verranno usati dei sistemi di videosorveglianza a bordo dei veicoli e sulle banchine, come mezzo di prova per identificare i trasgressori, nonché l’accesso ai gestori del servizio di trasporto pubblico alle banche dati della Agenzia delle entrate per scovare i trasgressori.
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