Un avvocato virtuale a nostra disposizione per assisterci nella difficoltosa procedura volta a contestare multe ingiuste fino ad ottenerne l’annullamento. Si chiama ‘DoNotPay’, come si legge su www.StudioCataldi.it, l’applicazione, creata da uno studente 19enne di Stanford, che sta spopolando a Londra e New York.
In due anni, su oltre 250mila casi analizzati, sono stati 160mila verbali contestati e annullati per parcheggio non pagato e divieto di sosta.
(Continua a leggere dopo la foto)
![](https://www.caffeinamagazine.it/wp-content/uploads/2016/07/donotpay-ret.jpg?x95137)
{loadposition intext}
“DoNotPay” ha, insomma, avuto ragione nel 64% dei casi, una percentuale di successo che farebbe sfigurare qualunque legale, e ha portato ad annullare multe per un totale di 4 milioni di dollari”, si legge sul portale.
![](https://www.caffeinamagazine.it/wp-content/uploads/2016/07/donotpay.jpg?x95137)
Ecco come funziona l’app, descritta come “il primo avvocato robot del mondo”: l’intelligenza artificiale discute, via chat, con l’utente “ponendo apposite domande volte a guidare il sanzionato attraverso i passaggi legali per l’impugnazione della pratica”, spiega lo Studio Cataldi.
![](https://www.caffeinamagazine.it/wp-content/uploads/2016/07/donotpay2.jpg?x95137)
Le informazioni a quel punto vengono acquisite e i casi valutati singolarmente così da predisporre l’appello online nei confronti dell’agenzia che gestisce i parcheggi.
Caffeina by Adn Kronos
Autovelox, “ecco tutta la verità sulle multe e il funzionamento delle macchinette”