Se state pensando di prendere un mutuo, questo è il momento giusto. I tassi dell’Euribor sono rimasti prossimi allo zero, andando per qualche giorno anche sotto. Il costo dei mutui variabili ha così toccato i minimi storici, anche perché le banche, per attrarre clienti su un business tornato appetibile, si stanno facendo guerra sugli spread: tutte le migliori offerte sono sotto il 2% e non è azzardato scommettere che nel giro di pochi mesi si arriverà fino all’1,5%. Dalla rilevazione dei tassi presenti sul sito mutuionline.it si rileva che per le durate ventennali e su un prestito ipotetico da 100 mila euro il migliore prodotto variabile si pone all’1,86% , con una rata mensile da 499 euro, mentre il fisso più conveniente comporta un pagamento mensile di 566 euro. Una differenza di soli 67 euro al mese che diventa di 80 se il raffronto è sui mutui a trent’anni: 362 euro la rata dell’indicizzato, 442 per il fisso.
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Ma vale la pena veramente di scegliere il tasso fisso? Se si privilegia la tranquillità senz’altro sì, dal punto di vista finanziario invece non è possibile una risposta sicura. Per quanto possano valere i dati storici in nessuna fase del mercato degli ultimi venti anni chi ha scelto il tasso fisso a condizione standard ha risparmiato rispetto a chi ha puntato sul variabile, ma è anche vero che l’Euribor nel tempo può solo salire e con lui le rate indicizzate.
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