Troppo rischioso sporcarsi di petrolio la reputazione, soprattutto se i propri clienti sono dei bambini. Così Lego ha annunciato oggi che non rinnoverà l’accordo di co-promozione firmato con la Shell nel 2011. A far cambiare idea al colosso dei mattoncini è stato il milione di adesioni alla campagna di Greenpeace contro le trivellazioni di Shell nell’Artico, lanciata con un efficacissimo video su Youtube.
Il video mostra un paesaggio polare costruito con i Lego che viene sommerso dal petrolio, poi lancia l’appello: “Shell sta avvelenando l’immaginazione dei nostri bambini, dite a Lego di rompere la partnership con Shell”. L’hanno detto così in tanti che l’azienda danese non ha potuto fare finta di non sentire.