Il blocco all’aumento delle tasse locali non ci sarà “per situazioni straordinarie legate all’addizionale regionale per le Regioni in eventuali disavanzi sanitari”. A dirlo è stato il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, a La telefonata di Belpietro. Poche frasi che sono bastate a riaccendere la polemica sulla legge di Stabilità in via di definizione. Attualmente, le regioni con i conti in rosso sono otto: Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Piemonte, Puglia e Sicilia. Il coordinatore degli assessori al Bilancio della conferenza delle Regioni, Massimo Garavaglia ha spiegato che nelle Regioni in disavanzo sanitario “la legge prevede un aumento automatico di addizionali Irpef e Irap, ma i presidenti e le giunte possono anche scegliere di agire sui ticket. La possibilità di agire anche sulla leva dei ticket è una scelta che fa capo ai presidenti e le giunte delle Regioni, mentre l’aumento delle addizionali Irpef e Irap, in questo caso, è un automatismo”. Garavaglia che è anche presidente del Comitato di settore comparto Sanità della Conferenza delle Regioni, ha aggiunto: “Va sottolineato che il disavanzo in Sanità non sempre è frutto di malgoverno, ma anche di un’eccessiva riduzione del Fondo sanitario. E con questa Legge di Stabilità il Fondo sanitario nazionale arriva al 6,6% del Pil, segnando un record in negativo negli ultimi anni, anche considerando che in Paesi come Francia e Germania tale percentuale sul Pil supera l’11%”.
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