La chiamano “obsolescenza programmata” e bisogna ancora capire se è una bufala o una vera fregatura. È la tecnica per cui molti prodotti, dalle automobili agli elettrodomestici, uscirebbero dalle fabbriche già con una data di rottura: funzioneranno un tot di anni, dopodichè diventeranno inservibili e, per la gioia dei produttori, i consumatori dovranno fare nuovi acquisti. Tre deputati verdi francesi, Eric Alauzet, Denis Baupin e Cécile Duflot, prendono la cosa molto sul serio, la considerano una “truffa al consumatore” e venerdì scorso hanno presentato un emendamento che prevede fino a due anni di carcere e 300 mila euro di multa per chi “accorcia intenzionalmente la durata di vita di un prodotto sin dal suo concepimento”. A sentire però l‘economista Alexandre Delaigue, l'”obsolescenza programmata è un mito” e dovremmo invece prendercela con l’elettronica in sé, che “ha un’influenza nefasta sull’affidabilità”. Nessun complotto, quindi, ma “solo la ricerca di un compromesso tra prezzo, efficacia, durata”. Insomma il solito adagio: Quanto spendi? Tanto mangi…