Vittorio Merloni, l’imprenditore marchigiano storico patron di Indesit, la società degli elettrodomestici ora acquisita dagli americani di Whirlpool, è morto questa mattina al pronto soccorso dell’ospedale Engles Profili di Fabriano, sua città natale. Da tempo l’83enne, ex presidente nazionale di Confindustria, era gravemente malato di una patologia neurodegenerativa. Lascia la moglie e quattro figli tra cui la senatrice Maria Paola. La camera ardente sarà aperta nel primo stabilimento di Fabriano. Gli operai formeranno il picchetto d’onore che accompagnerà la bara.
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L’imprenditore marchigiano, sposato con Franca Carloni e padre di MariaPaola, Andrea, Antonella e Aristide, dopo la laurea in Economia e Commercio a Perugia, comincia la sua carriera nel 1960 lavorando nell’azienda fondata dal padre Aristide.
Nel 1975 nasce la Merloni Elettrodomestici (ora Indesit Company) e ne diviene presidente, ricoprendo la carica ininterrottamente fino al 29 aprile 2010, data in cui lascia la Presidenza al figlio Andrea, per assumere la carica di Presidente Onorario. La società, quotata alla Borsa di Milano dal 1987, è tra i leader in Europa nella produzione e commercializzazione di grandi elettrodomestici (lavabiancheria, asciugabiancheria, lavasciuga, lavastoviglie, frigoriferi, congelatori, cucine, cappe forni e piani cottura).
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Nel 1980 ricopre la carica di presidente di Confindustria, per quattro anni. Nel 1984, anno in cui è nominato Cavaliere del lavoro, viene eletto presidente di Centromarca, un’associazione italiana che si occupa dell’Industria di Marca, e resta in carica fino al 1988.
Dal 1981 al 1994 ha fatto parte del Board of Directors of the Associates dell’Harvard Business School di Boston.
Nel 2001 diventa per quattro anni presidente di Assonime, l’associazione italiana che rappresenta le società di azioni. Sempre nello stesso anno riceve la laurea ad honorem in ingegneria al Politecnico di Milano.
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Negli anni successivi riceve diversi premi e riconoscimenti: nel 2003, a due anni dall’acquisizione da parte di Indesit Company del marchio britannico Hotpoint, è nominato Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico. Nel 2004 riceve il premio Leonardo per l’internazionalizzazione e nel 2005 a New York riceve il premio GEI (Gruppo Esponenti Italiani) Award in segno di riconoscimento e apprezzamento per l’attività svolta, sia in campo industriale sia commerciale, con notevoli positivi riflessi per l’immagine dell’Italia all’estero.
È stato membro del Consiglio per le Relazioni fra Italia e Stati Uniti e ha fatto parte del Comitato per la Corporate Governance della Borsa Italiana. È stato Consigliere della Telecom Italia e della Fondazione Rosselli. I funerali si terranno a Fabriano lunedì alle 17.