Bassa classifica nel mondiale, ultimi all’Europeo. É di nuovo pessima la prestazione dell’Italia nel Corruption Perception Index 2014, costruito secondo le stime degli osservatori internazionali sul livello di corruzione in 175 Paesi. Per il secondo anno di fila rimaniamo inchiodati a 43 punti, abbondantemente sotto la sufficienza, visto che la scala è da 1 a 100, relegati al 69esimo posto insieme a Bulgaria e Grecia (che però sono migliorate), Croazia, Romania e Brasile. E dobbiamo pure ringraziare che la classifica sia stata stilata prima dello scandalo di ieri sugli intrecci tra mafia e politica a Roma, perché la nostra reputazione sarebbe ulteriormente peggiorata. (continua dopo la foto)
Mafia e politica, indagato Gianni Alemanno. 37 arresti a Roma
Siamo i peggiori del G7 e anche allargando lo sguardo a tutto il mondo abbiamo ben poco da consolarci. Guardiamo con invidia la vetta dove si stagliano le incorruttibili Danimarca, Nuova Zelanda e Finlandia, ma il nostro sistema economico malato rischia di farci rotolare a valle verso l’abisso chiuso da Sudan, Corea del Nord e Somalia (qui la classifica completa). “Il nostro Paese non è ancora riuscito a intraprendere la strada giusta per il suo riscatto etico. Non possiamo restare fermi a guardare ancora per molto, mentre invece altri Paesi fanno progressi: come cittadini possiamo e dobbiamo essere parte attiva nella lotta contro la corruzione”, commenta Virginio Carnevali, Presidente di Transparency International Italia