Una possibilità paventata dal quotidiano Il Giornale, che non nasconde antipatia verso le istituzioni comunitarie. Insomma, i conti correnti italiani sarebero a rischio del cosiddetto prelievo forzoso con la differenza – rispetto ai precedenti – che potrebbero essere colpiti i depositi inferiori a 100mila euro. Almeno, è quello che il quotidiano sostiene essere scritto su un “documento segreto della Cimmissione europea e della Bce“. Come srive il quotidiano, ci sono dei precedenti poco rassicuranti che sembrerebbero confermare l’indiscrezione. “Nell’autunno 2013 il Fondo monetario internazionale ha sostenuto, in una pubblicazione, che il prelievo forzoso una tantum del 10% dei conti correnti dei paesi dell’Eurozona sarebbe uno strumento utile per riportare il debito sovrano ai livelli pre-crisi. Nello scorso gennaio la Bundesbank, la Banca centrale tedesca, suggeriva ai paesi europei in difficoltà di imporre la patrimoniale per rimettersi in sesto senza chiedere soldi in prestito agli altri. I veti posti dal numero uno dell’istituto tedesco, Jens Weidmann, al bazooka anticrisi di Mario Draghi la dicono lunga sul concetto teutonico di solidarietà. Ma è chiaro che quando parla la Bundesbank bisogna ricercare il mandante che è sempre lo stesso: la cancelliera Angela Merkel. L’estate scorsa, secondo il Wall Street Journal, il governo di Berlino avrebbe approntato una norma che inserisce il prelievo forzoso dai depositi (con giacenze oltre i 100mila euro, però) come strumento principe per risolvere le crisi bancarie”. Dunque, se la notizia fosse confermata, anche i piccoli risparmiatori subirebbero un “esproprio” dal proprio conto corrente.