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In Italia ci sono tanti vecchi ‘mostri’ che causano emissioni tra città e campagne. Ma c’è chi, da anni, li ‘caccia via’ per tutelare l’ambiente

 

Sviluppo della rete elettrica e rispetto per il territorio possono andare a braccetto e lo dimostra l’impegno di Terna che, negli ultimi 5 anni, ha demolito più di 550 km di vecchie linee liberando circa 2.200 ettari di territorio. Un impegno verso l’innovazione e nel rispetto dell’ambiente che passa anche attraverso i protocolli d’intesa siglati con le principali associazioni ambientaliste (Wwf Italia, Lipu, Legambiente) per migliorare i criteri ambientali nelle attività di pianificazione e sviluppo della rete, con particolare riguardo alla minimizzazione degli impatti sulla biodiversità.

Importante il ruolo della tecnologia. L’utilizzo di tralicci a ridotto impatto visivo, in particolare i tubolari monostelo, consente di ridurre fino a 15 volte l’ingombro al suolo, passando dai 150 mq di un traliccio tradizionale tronco-piramidale fino a soli 10 mq.

La soluzione dell’interramento dei cavi, che comporta maggiori impatti in fase di cantiere, minore affidabilità tecnica, tempi di intervento più lunghi in caso di guasto oltre a costi di realizzazione da 5 a 10 volte maggiori di quelli di una normale linea aerea, è invece utilizzata prevalentemente nelle aree urbanizzate e dove la configurazione della rete e le esigenze elettriche lo consentano.

Accanto agli effetti positivi in termini di sicurezza del servizio e di costo finale dell’energia elettrica, lo sviluppo della rete determina una riduzione delle emissioni da parte del sistema elettrico: con la realizzazione degli interventi previsti nel Piano di sviluppo 2015 si stima una riduzione delle emissioni del settore pari, a regime, a circa 15.000.000 di tonnellate annue di Co2, in particolare 400.000/500.000 tonnellate attraverso la riduzione delle perdite, fino a 8.000.000 di tonnellate per il miglioramento del mix produttivo e fino a 7.000.000 di tonnellate per la connessione di impianti da fonte rinnovabile.

Questo impegno, che si accompagna all’attenzione per le persone e per un modello di gestione che si posiziona fra le best practice a livello globale, ogni anno trova conferma nel riconoscimento ricevuto dai principali indici borsistici internazionali di sostenibilità come Ftse4Good (Global e Europe), Stoxx Esg, Axia (Ethical e Csr), Ecpi (Ethical Global, Euro, Emu), Msci (Global e Europe Sustainability), Aspi Eurozone, Ethibel (Excellence, Sustainability Europe) oltre che negli indici italiani Ftse Ecpi Italia Sri Benchmark e Italia Sri Leaders.

A settembre 2015 Terna ha ottenuto il miglior risultato di sempre (e il primato mondiale) diventando “Industry Leader” del settore delle Eletric Utilities dell’indice Dow Jones Sustainability. Un risultato confermato a inizio 2016 che posiziona la società al vertice della sostenibilità internazionale: a gennaio, infatti, Terna è stata l’unica azienda italiana a entrare nella Gold Class del Sustainability Yearbook 2016 pubblicato da RobecoSAM, l’agenzia internazionale di rating che valuta le performance di sostenibilità delle oltre 2.000 maggiori imprese mondiali.


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