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Imu e Tasi, otto trucchi per pagare meno tasse sulla casa

Dai finti separati, alle cessioni tra familiari, passando per soluzioni più impegnative e fantasiose come l’eliminazione del tetto. Messi alle strette da Imu e Tasi, impoveriti da quello che un tempo era considerato un bene rifugio, gli italiani se le stanno inventando tutte per pagare meno tasse sulle loro case. (continua dopo la foto)


Ecco 8 “trucchi” svelati oggi dal Sole 24 Ore.

1) Case in regalo
Soluzione decisamente drastica, ma presa in considerazione. Ad esempio da molti proprietari di seconde e terze case nel centro storico di Caltanissetta. “Immobili sfitti con alto indice di degrado che non possono neanche essere demoliti o ricostruiti, se non con la medesima tipologia costruttiva. I proprietari li cedono a extracomunitari” racconta il geometra Luigi Mammano, presidente del collegio territoriale. I destinatari del dono pagano solo le spese di trasferimento.

2) “La casa? Cade a pezzi”
Tra il 2012 e il 2013 sono aumentate del 12,4% le unità accatastate come “collabenti” (F/2), cioè che, letteralmente, cadono a pezzi e quindi non producono rendita catastale. Alcuni Comuni però, pur di incassare Imu e Tasi, prevedono una tassazione anche per i ruderi, ad esempio colpendo l’area edificabile, però con aliquota ridotta.

3) Via il tetto
Succede  per i capannoni in disuso, ma la tendenza sta interessando anche edifici residenziali. I proprietari rimuovono tetto e finestre e poi chiedono il riaccatastamento come rudere collabente (F/2). Ma attenzione: il riaccatastamento – spiega il Sole 24 Ore –  va sempre “proposto” dal contribuente – tramite un tecnico – e non è detto che venga accettato dall’Agenzia. Meglio informarsi bene quindi, prima di scoperchiare… (continua dopo la foto)

4) Giù tutto
Ebbene sì, c’è chi, pur di non pagare le tasse decide di demolire la casa di proprietà. Evidentemente dopo aver messo su un piatto della bilancia quanto chiede il Fisco e sull’altro quanto costerà radere al suolo l’edificio. Secondo Confedilizia, in alcune province le schede di demolizione sono cresciute anche del 20% in un anno.

5) Abbassare la rendita catastale
Teoricamente si può fare, praticamente è una missione quasi impossibile. Oggi un immobile può infatti essere declassato, e di conseguenza “costare” meno in termini di tasse, solo se ci sono state delle modifiche strutturali avallate da un tecnico abilitiato o in caso di cambio di destinazione d’uso. Qualcuno potrebbe beneficiare della riforma del Catasto, che però è ancora in alto mare.

6) Casa inagibile
Un immobile inagibile la base imponibile di Imu e Tasi viene dimezzata. Anche in questo caso, però, non è facile arrivare al risultato e la situazione cambia da un comune all’altro. In alcuni casi, per la dichiarazione di inagibilità non bastano la mancanza di utenze  e servizi sanitari, servono condizioni che, salvo una pesante ristrutturazione, rendono davvero l’edificio non abitabile. (continua dopo la foto)

7) Cessioni, permute e fusioni “in famiglia”
All’interno delle fmaiglie è partita la ridistribuzione delle case (e delle tasse). I genitori intestano ai figli le case  finora solo “prestate”,  gli eredi risolvono le comunioni,  come nel caso di case dei genitori dove ormai abita solo uno dei fratelli. Molti vecchi comodati si stanno trasformando in concessioni del “diritto d’abitazione” trascritto al catasto. In crescita anche  i doppi trasferimenti contestuali (permute), che fanno diventare ciascuno degli interessati titolare della casa in cui abita. Poi ci sono le fusioni tra unità immobiliari adiacenti, tra la’ltro agevolate dallo Sblocca Italia, in modo che si abbia solo un’abitazione principale, anche se più grande.

8) I finti separati
Ci sono sempre stati matrimoni falliti solo per il fisco, ma a quanto pare i finti separati stanno aumentando: marito e moglie formalizzano un separazione e prendono l  residenza in due case diverse. Per entrambi, scatteranno le agevolazioni “prima casa”. Una soluzione che tenta molti, ma va detto che è illegale.


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