Gasolio di contrabbando, che non solo permette a chi lo spaccia di evadere le accise, ma mette anche al rischio salute e sicurezza delle nostre auto. A capire quanto è grosso l’affare basta dare un’occhiata a quello che, solo nel mese il novembre, è riuscita a sequestrare la Guardia di Finanza: 112 mila litri di carburante, più altri 1200 di olii lubricanti, insieme a tre autoarticolati, sette auto e due depositi tra le province di Napoli e Caserta. Una decina di persone sono finite in manette, tra autisti polacchi e trafficanti campani. La punta di un iceberg, probabilmente.(continua dopo la foto)

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Il combustibile, scrive oggi il Mattino, parte dalla Polonia, attraversa il valico di Fernettti a Trieste e arriva in Campania. Non viaggia nelle autocisterne, ma in cubi di plastica nascosti nei camion tra cassette di generi alimentari, poi finisce nei distributori. Il problema non è solo del Fisco, ma anche di chi ha la sventura di trovarselo nel serbatoio. É infatti di pessima qualità, allungato con toulene o acqua, e quindi non solo riduce le prestazioni, ma può anche danneggiare il motore. E, se il mezzo va in panne mentre si guida, creare sulla strada situazioni molto rischiose.