La tariffa elettrica non aumenterà più progressivamente in base ai consumi. E’ l’obiettivo dell’Autorità per l’energia con un documento messo in consultazione e che propone una rivoluzione delle bollette da gennaio 2018. Il sistema tariffario vigente, introdotto circa 40 anni fa dopo gli choc petroliferi degli anni ’70 e la conseguente introduzione di un programma di austerità energetica, è ormai obsoleto e porta a storture come quella del classico caso del single benestante che paga una tariffa inferiore a quella di una famiglia numerosa. Le tariffe di rete saranno uguali per tutti e non più progressive (applicate con un corrispettivo fisso annuo per ogni utenza, sulla potenza impegnata – vale a dire disponibile da contratto, 3 kW, 4,5 kW, 6kW – e sui consumi effettivi) e l’ammontare necessario alla copertura degli oneri generali viene caricato per il 50% in base alla potenza e il 50% sui consumi, differenziando tra residenti e non residenti il corrispettivo per potenza impegnata.
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– Invariata la bolletta del consumatore medio – Una soluzione del genere manterrebbe sostanzialmente invariata la bolletta del consumatore medio (residente con consumi pari a 2.700 kWh e una potenza impegnata di 3 kW), che passerebbe da 438 a 443 euro l’anno.
– Maggiori benefici alle famiglie numerose – I maggiori benefici sarebbero invece proprio per chi è residente e ha una potenza impegnata fino a 6kW e consumi fino a 6.000 kWh, categoria nella quale dovrebbero rientrare per l’appunto le famiglie numerose, che risparmierebbero la bellezza di 618 euro.
– La categoria del “famoso single” pagherebbe 74 euro in più – Viceversa, la categoria alla quale presumibilmente appartiene il famoso single, cioè con potenza di 3kW e consumi fino a 1.500 kWh, pagherebbe 74 euro in più: ma anche chi ha consumi leggermente superiori, fino a 2.200 kWh, sborserà un pò di più (44 euro).
– La categoria più svantaggiata sarebbe quella dei non residenti – La categoria più svantaggiata dal nuovo sistema sarebbe invece il cliente non residente con consumi fino a 900 kWh (+129 euro), mentre i non residenti con consumi alti (fino a 4.000 kWh) risparmierebbero 188 euro. L’ implementazione del nuovo sistema dovrebbe essere introdotto il primo gennaio 2018.