Sergio Marchionne è morto, all’età di 66 anni compiuti nel giugno scorso. L’ex ceo di Fca era ricoverato all’ospedale universitario di Zurigo, in Svizzera, da oltre tre settimane dopo un’operazione alla spalla destra per cui era previsto un breve periodo di convalescenza. Il primo a parlare è stato John Elkann, il presidente della holding Exor e di Fiat Chrysler, e suo amico. Ha affidato a poche righe il suo pensiero: “È accaduto, purtroppo, quello che temevamo. Sergio, l’uomo e l’amico, se n’è andato. Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell’esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore. Io e la mia famiglia gli saremo per sempre riconoscenti per quello che ha fatto e siamo vicini a Manuela e ai figli Alessio e Tyler. Rinnovo l’invito a rispettare la privacy della famiglia di Sergio”. Le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate nei giorni scorsi, tanto da accelerare il processo di transizione nel gruppo automobilistico. Sabato 21 luglio, infatti, l’azienda con i cda di Fca, Ferrari e Cnh convocati d’urgenza ha definito anche la successione ai vertici della società. Alla guida di Fca è stato scelto Mike Manley, responsabile del marchio Jeep. In Ferrari John Elkann da vice presidente è passato a presidente e come ad è stato nominato Louis Camilleri. A capo di Cnh invece il board ha scelto Suzanne Heywood come nuovo presidente del gruppo. ”Sono profondamente addolorato per le condizioni di Sergio.- aveva scritto Elkann in una lettera scritta il 21 luglio – Si tratta di una situazione impensabile fino a poche ore fa, che lascia a tutti quanti un senso di ingiustizia”. Nella lettera il primogenito di Margherita Agnelli e del suo primo marito, il giornalista di origine ebraiche Alain Elkann, aveva voluto ricordare i meriti del manager italo-canadese: “Sergio – aveva scritto – è stato il miglior amministratore delegato che si potesse desiderare e, per me, un vero e proprio mentore, un collega e un caro amico. Ci siamo conosciuti in uno dei momenti più bui nella storia della Fiat ed è stato grazie al suo intelletto, alla sua perseveranza e alla sua leadership se siamo riusciti a salvare l’azienda”. Ed era carica di tristezza anche la lettera che il presidente di Fca aveva scritto ai dipendenti sottolineando che le condizioni di Marchionne ”sono purtroppo peggiorate nelle ultime ore e non gli permetteranno di rientrare in Fca”. L’ultima apparizione del top manager risaliva allo scorso 26 giugno a Roma per la consegna di una Jeep Wrangler all’Arma dei carabinieri per servizi di controllo sulle spiagge romagnole. (Continua a leggere dopo la foto)
A 14 anni Sergio emigra assieme ai genitori in Canada dove viveva una sorella della madre. Il padre Concezio era un maresciallo dei Carabinieri che conobbe la moglie durante il periodo di stanza in Istria, da dove la coppia scappò per evitare le persecuzioni post belliche. I primi impieghi del giovane Sergio Marchionne sono come commercialista e avvocato, fino ad entrare nel 1983 alla Deloitte Touche dove diventerà anche direttore dello sviluppo industriale. Tra gli anni ‘80 e ‘90 si fa le ossa in diverse aziende (Glenex Industries, Acklands, Lawson Group e Lonza Group Ltd), dove si mette in mostra arrivando anche a ricoprire importanti ruoli dirigenziali. La svolta però arriva nel 2002, anno in cui la SGS di Ginevra viene risanata. Grazie all’ottima gestione del gruppo svizzero il nome di Sergio Marchionne acquisisce lustro negli ambienti economici e finanziari internazionali e a partire dal 2003, su designazione di Umberto Agnelli, il manager entra a far parte del Consiglio di Amministrazione del Lingotto Fiat. In seguito alla morte di Umberto Agnelli e alle dimissioni dell’amministratore delegato Giuseppe Morchio, che aveva lasciato l’azienda dopo il rifiuto della famiglia Agnelli di affidargli anche la carica di presidente, Sergio Marchionne viene nominato (1 giugno 2004) Amministratore delegato del Gruppo Fiat. Dopo alcuni contrasti con il dirigente tedesco Herbert Demel, nel 2005 assume anche la guida di Fiat Auto in prima persona. Il 2 giugno del 2006 viene nominato Cavaliere dell’Ordine al merito del Lavoro dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. (Continua a leggere dopo la foto)
Marchionne ha ricevuto una laurea honoris causa in Economia Aziendale dall’Università degli studi di Cassino nel 2007, e una laurea magistrale ad Honorem in Ingegneria Gestionale dal Politecnico di Torino nel 2008. Di doppia nazionalità italiana e canadese, nel 2006 è stato inoltre nominato Presidente della European Automobile Manufacturers Association (ACEA). Insieme a Luca Cordero di Montezemolo, è considerato l’artefice dell’avvenuto risanamento della divisione Fiat. Nato a Chieti, il 17 giugno del 1954, Marchionne è noto a livello internazionale per aver guidato il profondo rinnovamento della FIAT. Ha ricoperto molteplici ruoli: amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles N.V., FCA Italy e Presidente e amministratore delegato di FCA US; è anche Presidente di CNH Industrial N.V. e Ferrari N.V., oltre che Presidente e amministratore delegato di Ferrari S.p.A.. È stato inoltre vicepresidente di Exor S.p.A. e membro permanente della Fondazione Giovanni Agnelli. È stato eletto Presidente del c.d.a. dell’ACEA per l’anno 2012. È stato membro del c.d.a. del Peterson Institute for International Economics e co-presidente del Consiglio per le Relazioni tra Italia e Stati Uniti. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il 21 luglio 2018, a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni fisiche, il CDA di FCA decide di sostituirlo con Michael Manley. Sergio Marchionne risiedeva in Svizzera, nel cantone di Zug, dove abitano anche la prima moglie Orlandina e i due figli Alessio Giacomo (studente di economia in Canada) e Jonathan Tyler. Dopo il divorzio arrivato sei anni fa, Marchionne aveva iniziato una nuova relazione sempre all’insegna della discrezione, con Manuela Battezzato, una dipendente Fiat. Laureata in Scienze politiche, faceva parte dell’ufficio comunicazione del gruppo dalla fine degli Anni 90. Dopo l’acquisizione di Chrysler, avvenuta nel 2009, ha coordinato i rapporti tra l’ufficio stampa del Lingotto e quello di Detroit avendo modo di conoscere approfonditamente il manager.
“Irreversibile”. Sergio Marchionne, le condizioni dell’ex super manager di Fca