Negozi e centri commerciali chiusi la domenica e i giorni festivi. Un’abitudine, quella dello shopping durante i giorni rossi, che si è ormai consolidata da anni. E che rischia di essere cancellata per legge, almeno in parte. La proposta di legge avanzata dalla deputata leghista Barbara Saltamartini continua a far discutere e a dividere gli italiani – e non solo gli addetti ai lavori – tra favorevoli e contrari. E anche Luigi Di Maio, in qualità di ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, sostiene convintamente. Il vicepremier ha approfittato della sua intervista al programma L’aria che tira per precisare alcune cose nella sua agenda ministeriale. Ilva – “Quando ho aperto le carte ho scoperto che Ilva era stata assegnata, ho passato l’estate sulle 23mila carte. Era una gara illegittima, ma era passato troppo tempo”, ha detto Di maio assicurando: “Andremo avanti con la riconversione economica di Taranto: ma io dovevo ottenere il miglior risultato nelle peggiori condizioni possibili”. (continua dopo la foto)
Chiusure domenicali – “Ci sarà sempre un posto dove andare a fare la spesa. Ci sarà un meccanismo di turnazione per cui resterà aperto il 25% dei negozi, gli altri a turno chiudono”. Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio, a ‘L’aria che tira’ su La7, tornando sulla proposta di chiusura domenicale degli esercizi commerciali: “Non stiamo dicendo di chiudere tutto, ma a turno si chiude la domenica, il sabato e i festivi, per garantire riposo a delle categorie”. Secondo Di Maio “è aumentato lo sfruttamento, non l’occupazione”. La chiusure domenicali dei negozi “è una cosa di civiltà, c’è una proposta di legge, che tra l’altro è anche del Pd. Ci viene chiesta dai commercianti, da tutti i padri e madri che lavorando in un negozio sono in concorrenza con i centri commerciali sette giorni su sette”.