Saranno 500 i posti disponibili e saranno tutti assegnati attraverso un concorso pubblico, come confermato dalla legge di stabilità 2016. Il premio previsto per i vincitori sarà un contratto a tempo indeterminato. Il bando di concorso, che riguarda il Ministero dei Beni e delle Attività culturali, non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, come previsto dalla Legge italiana, ma sarà disponibile entro il 30 aprile, come confermato dai ministri Dario Franceschini e Maria Anna Madia, nel corso di una conferenza stampa.
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Non sono ancora disponibili quindi i dettagli sui posti di lavoro a disposizione, ma tra le figure ricercate ci saranno, antropologi, archeologi, bibliotecari, restauratori, storici dell’arte, archivisti ed esperti di promozione e comunicazione. Per essere ammessi al concorso occorre soddisfare una serie di requisiti: possesso della cittadinanza italiana o di uno stato membro Ue, 18 anni compiuti, possesso di una laurea adeguata al profilo per cui ci si candida, specializzazione o master, idoneità psicofisica.
Un concorso che in molti aspettavano da tempo e che potrebbe essere una prima sterzata importante verso una della naturali inclinazioni del nostro paese: la promozione del territori e la valorizzazione del patrimonio artistico, bellezze che tutto il mondo di invidia e mai troppo coltivate. Gli scavi di Pompei, e i suoi relativi crolli, un esempio su tutti.
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Daverio: ”Pompei? Così come è serve solo a pagare gli stipendi ai custodi”