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Canone Rai, si paga sempre. Ecco chi può farlo con il modello F24: scadenze e importo

 

Anche se il contribuente non ha la bolletta elettrica deve pagare comunque il canone Rai. A mettere l’ultimo tassello nel puzzle di chi sta un po’ ai margini dell’operazione “canone in bolletta” è l’agenzia delle Entrate, che con la risoluzione 53/E ha istituito i codici tributo “TVRI” e “TVNA” per il versamento, tramite il modello F24, del canone di abbonamento alla televisione per uso privato nei casi in cui non sia possibile l’addebito sulle fatture emesse dalle imprese elettriche.

I soggetti interessati sono elencati, a titolo esemplificativo, dalle Entrate stesse: gli abitanti delle isole servite da reti elettriche non interconnesse con la rete di trasmissione nazionale, come Ustica, Levanzo, Favignana, Lipari, Lampedusa, Linosa, Marettimo, Ponza, Giglio, Capri, Pantelleria, Stromboli, Panarea, Vulcano, Salina, Alicudi, Filicudi, Capraia, Ventotene; i contribuenti che detengono un televisore e che risiedono in una casa in affitto ma senza aver intestata la bolletta elettrica; il portinaio che risiede nella casa data a disposizione dal condominio come alloggio di servizio, che però risulta titolare dell’utenza elettrica dove detiene un televisore.

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Risulta numerosa la seconda categoria cioè quella composta dagli inquilini di case i cui proprietari hanno mantenuto l’intestazione dell’utenza elettrica. In molti casi, infatti, per esempio nelle locazioni transitorie, il fastidio burocratico (e i costi, circa 65 euro nel “regime di maggior tutela”) scoraggiano i frequenti subentri (o volture), anche se sarebbero obbligatori. Tanto più che in questo modo l’inquilino, che deve rimborsare il proprietario, finisce sempre con il pagare di più, dato che l’intestazione della bolletta elettrica, in questi casi, è necessariamente come seconda casa. Proprio per questo, nei mesi scorsi, chi si fosse trovato in questa situazione avrebbe potuto regolarizzarla.

In alcuni casi il proprietario che si sia trovato a mantenere l’intestazione della bolletta si sarà affrettato a comunicarlo (con la dichiarazione all’agenzia delle Entrate da consegnare entro il 16 maggio perché valesse per tutto il 2016) per evitare il rischio di pagare doppio canone, anche se il fatto di non essere residente dovrebbe metterlo al riparo.

Il pagamento, per tutte queste categorie di contribuenti, dovrà quindi avvenire, entro il 31 ottobre, compilando un modello F24 e inserendo il codice tributo “TVRI” nel caso del rinnovo dell’abbonamento Tv e “TVNA” se è il primo anno di abbonamento. Il versamento va fatto in un’unica tranche pari a 100 euro.


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