Molto rumore per nulla. Almeno per ora. Si è tanto chiacchierato, qualche settimana fa, della riforma del canone Rai. Comprensibile, visto che si tratta di mettere mano a una delle tasse più odiate ed evase d’Italia. Interessanti e controverse le novità annunciate: slegarlo dal possesso della tv, abbassare l’importo a 60-80 l’anno a seconda del reddito familiare, addebitarlo direttamente sulla bolletta dell’elettricità (solo prime case o no? mistero…) . I tempi, però, erano troppo stretti per cambiare la cose già nel 2015 e così, buone o cattive che fossero, le intenzioni del governo sono finite nel congelatore. (continua dopo la foto)
Canone Rai nella bolletta della luce, il governo fa marcia indietro
E se la rivoluzione può aspettare, arriva una conferma: anche nel 2015 il canone costerà 113,5 euro. Lo impone un emendamento del governo alla legge di stabilità presentato nei giorni scorsi in commissione bilancio al Senato, secondo il quale il prossimo anno l’importo non potrà superare quello del 2014. Teoricamente si tratta di un “tetto” da non sfondare, ma in tempi di vacche magre e senza che si siano trovate altre coperture c’è da scommettere che l’emendamento non aprirà la strada a possibili “sconti”. Anche perché quel 27% di evasione del canone, che non ha pari in Europa, è ancora lì a gravare sul groppone di chi, malvolentieri ma onestamente, continua a pagare.