Tante domande affollano chi non ha ancora ben chiare le tempistiche che riguardano i pagamenti delle tasse automobilistiche. Alcune domande riguardano le tempistiche, ad esempio “per quanto tempo bisogna conservare le ricevute del bollo auto e le distinte di pagamento della tassa automobilistica?”.
Ma facciamo chiarezza, La Legge per Tutti corre in soccorso per fornire spiegazione a questi dubbi, senza omettere che “chi versa il bollo auto è tenuto a conservare le ricevute di pagamento per un numero di anni sufficiente a contrastare ulteriori pretese da parte dell’amministrazione”, e che “l’eventuale scannerizzazione del documento non supplisce all’originale, unico elemento che ha valore di prova”. Ma approfondiamo insieme. (Continua dopo le foto)
La Legge per Tutti chiarisce immediatamente: “Chi butta le ricevute del bollo auto o le perde prima che si verifichi la prescrizione del diritto di credito non avrà modo per difendersi dinanzi a un’eventuale contestazione dell’amministrazione. Al contrario, è possibile sbarazzarsi di tutta la documentazione solo dopo che la prescrizione si è compiuta. In tal caso, infatti, non si rischia nulla”. Fermo poi spiegare in cosa consista il bollo auto o tassa automobilistica, che dir si voglia.
“È un’imposta riscossa dalle Regioni. Nelle Regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna, il bollo è riscosso invece dall’Agenzia delle Entrate. Ci sono due modi per contestare una richiesta di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione: o dimostrare che si è già pagato (e ciò necessita ovviamente di una prova scritta) oppure eccepire l’avvenuta prescrizione del relativo credito, ossia il decorso dei termini massimi concessi dalla legge al creditore per richiedere il pagamento”. (Continua dopo le foto)
Il termine di prescrizione del bollo auto? Tre anni. Facciamo un esempio: “Chi ha versato il bollo auto nel 2019 deve conservare le ricevute di pagamento fino al 31 dicembre del 2022, ossia per tre anni a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui si è provveduto all’adempimento. Chi ha versato il bollo nel 2018 deve conservare la documentazione fino al 31 dicembre 2021 e così via. Attenzione però – avvisa La Legge per Tutti – il termine di prescrizione si compie solo a partire dall’ultima richiesta di pagamento da parte dell’amministrazione. Ogni raccomandata, infatti, interrompe il termine e lo fa decorrere nuovamente da capo a partire dal giorno dopo”. (Continua dopo le foto)
Inoltre “se la Regione o l’Agenzia delle Entrate dovessero chiedere il pagamento del bollo auto a prescrizione già formatasi, il contribuente potrebbe rispondere semplicemente eccependo l’intervenuto decorso dei termini o, se le ha ancora, mostrando le ricevute di pagamento. Se però l’amministrazione non dovesse rispondere o dovesse declinare la richiesta di sgravio, sarà necessario rivolgersi al giudice (la Commissione Tributaria Provinciale) a cui fare ricorso contro l’avviso di pagamento entro 60 giorni. Fino a 3.000 euro, il ricorso può essere presentato anche dallo stesso contribuente senza bisogno dell’avvocato o del commercialista”. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sul bollo auto.