Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

“Bollo auto, ecco a chi tocca la stangata”. La notizia che tutti non avrebbero mai voluto leggere è purtroppo arrivata: la tassa più odiata dagli italiani tornerà a fare stragi. Tutto quello che dovete sapere per evitare di pagare una fortuna

 

Brutte notizie, come succede spesso quando si parla del bollo auto, una tassa poco amata dagli italiani. È stata rispolverata l’ipotesi circolante a inizio estate di imporre un importo del bollo auto più caro alle macchine inquinanti. Calcolo del bollo auto, quindi, non più basato sulla potenza del motore ma in funzione del grado di emissioni prodotte. Come aveva sottolineato il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, il nuovo piano di strategia energetica nazionale, avrebbe comportato un aumento del bollo auto per i veicoli di categoria Euro 3. Aveva suscitato perplessità la non previsione contestuale di agevolazioni fiscali per l’acquisto di auto meno inquinanti. Per evitare di pagare un’imposta più alta quindi, i proprietari di macchine Euro 3, avrebbero dovuto comprare una vettura nuova ma senza poter usufruire di alcun incentivo auto. Ora non solo la proposta viene rispolverata ma, a quanto pare, la novità sarà attiva già dal prossimo anno: l’aumento del bollo per le auto inquinanti, infatti, potrebbe fare comparsa già nella legge di stabilità 2018. Il che, peraltro, appare coerente con l’obiettivo di vietare in commercio moto e macchine a combustibili fossili entro il 2040, come già accaduto in altri Paesi Europei tra i quali la Francia ad esempio. (Continua a leggere dopo la foto)


Ma ancora una volta non si capisce perché l’impegno per una mobilità eco-sostenibile non possa passare per incentivi auto a favore di modelli ecologici e non inquinanti. L’alternativa in assenza di agevolazioni sull’acquisto auto, per chi ha una macchina vecchia e non può permettersi di comprarne una nuova, è dunque quella di pagare un importo più alto per il bollo auto? Secondo uno studio, infatti, in Italia il 44% delle auto sono euro 3 e il piano di aumento del bollo auto porterebbe gli automobilisti che le possiedono o affrontare una uova tassa o a cambiare vettura. Cosa accade, però, se non si paga il bollo auto in base al tasso di inquinamento e non più in base alla potenza del motore? Se non si paga il bollo auto arrivano tempi duri: dal 1 luglio 2017, infatti, con l’abolizione di Equitalia, il Fisco potrà esercitare il prelievo forzoso sui conti correnti dei contribuenti per recuperare le cifre del bollo auto non pagato. (Continua a leggere dopo le foto)

{loadposition intext}

La procedura, che con l’avvento dell’Agenzia delle Entrate Riscossioni sarà molto più veloce essendo la nuova agenzia di riscossione in contatto con le banche dati dell’Inps e dell’Anagrafe Tributaria. Nel caso di mancato pagamento del bollo auto entro la scadenza al contribuente sarà recapitato un sollecito di pagamento con il quale avrà a disposizione 60 giorni per mettersi in regola. Decorso questo periodo di tempo l’Agenzia delle Entrate Riscossione potrà procedere direttamente al recupero dei crediti avviando il pignoramento del conto corrente del debitore.

Ti potrebbe interessare anche: “Ecco chi deve pagare di più”. Bollo auto e moto, nuove (e brutte) notizie sulla tassa che si conferma la più odiata dagli italiani. Cosa cambia e perché


Caffeina Logo Footer

Caffeina Magazine (Caffeina) è una testata giornalistica online.
Email: [email protected]

facebook instagram pinterest
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure