Abbiamo tutti gioito come pupi di fronte a una pastorella, quando il 18 maggio sul suo profilo Facebook ha detto: “La diamo una notizia?! Stiamo riorganizzando le agenzie e credo che Equitalia al 2018 non ci arriva”. Poi però, solo il 20 giugno, il Governo vara in Consiglio dei ministri il decreto Enti Locali, che contiene l’ennesima proroga, di altri sei mesi, dell’affidamento a Equitalia della riscossione nei Comuni. Ora se la decisione è abbastanza ovvia (moltissimi Comuni si sarebbero trovati dal primo luglio senza nessuno che potesse riscuotere i tributi), dall’altra contraddice totalmente le dichiarazioni fatte da Renzi.
E adesso, in mezzo a tutte queste verità, a cosa dobbiamo credere? Equitalia continuerà a popolare le nostre notti con incubi tremendi?
(Continua a leggere dopo la foto)
![](https://www.caffeinamagazine.it/wp-content/uploads/2016/07/equi2.jpg?x87950)
{loadposition intext}
Un decreto legge del 2011 prevedeva che i comuni non dovevano più affidare a Equitalia la riscossione dei tributi, e che dovevano optare per la riscossione diretta o al massimo affidare il servizio tramite gara pubblica. Si trattava di una vera “rivoluzione” che sarebbe dovuta iniziare dal 1° gennaio 2012, ma poi questa data è slittata (30 giugno 2016) e slittata ancora (31 dicembre 2016). La ragione di questo spostamento in avanti sta nella difficoltà oggettiva (dovuta all’incertezza normativa) dei Comuni di mettersi in regola e anche l’ipotesi alternativa, emersa dal 2013, di creare un consorzio fra Equitalia e i Comuni non sembra aver avuto successo. Questo stato di sospensione non piace a nessuno: né ai cittadini, né ai Comuni e tantomeno a Equitalia.
(Continua a leggere dopo la foto)
![](https://www.caffeinamagazine.it/wp-content/uploads/2016/07/equi1.jpg?x87950)
L’amministratore della società ad aprile, durante un’audizione parlamentare, ha detto: “La situazione attuale vede Equitalia chiamata a svolgere un ruolo di mera supplenza in attesa che il Comune provveda a organizzarsi e lasci quindi all’iniziativa dei singoli enti l’impronta da dare alla riscossione locale. Il risultato è un sistema frammentato, privo, a differenza di quello che avviene in altri Paesi, di un modello organizzativo valevole su scala nazionale. A mio avviso, è ora che il problema sia affrontato senza continuare a rinviare la soluzione”.
(Continua a leggere dopo la foto)
![](https://www.caffeinamagazine.it/wp-content/uploads/2016/07/equi3.jpg?x87950)
Tutto questo è finito nel dimenticatoio e Ruffini non se lo è filato nessuno. Esattamente come l’annuncio di Renzi. Il prossimo 7 luglio alle 13, scadrà il termine per la presentazione degli emendamenti al decreto Enti locali, in commissione Bilancio alla Camera, si vedrà cosa avranno da proporre le opposizioni di fronte alle promesse non ancora mantenute del Governo.
Ti potrebbe interessare anche: Equitalia lancia l’operazione “cartelle amiche”: che cosa sono e a chi saranno inviate