Gli italiani lo amano: ne acquistano circa 25 chili a testa all’anno. Del resto, il pesce e un alimento fondamentale in una dieta equilibrata, indispensabile fonte di proteine, omega 3 e minerali come fosforo e potassio. Il primato per la cucina più ricca di pietanze a base di pesce è tutto nostrano, eppure siamo costretti a importarlo perché ne produciamo meno pesce di quanto ne consumiamo. Come scegliere il prodotto migliore da acquistare e cucinare? Le regole sono semplici e partono dal presupposto che il pesce selvatico è certamente più nutriente, saporito e magro di quello allevato. Quest’ultimo però, proprio perché in cattività, se da una parte è penalizzato dall’impossibilità di muoversi tanto (cosa che lo rende grasso e ne altera il sapore), dall’altra ha il pregio di essere nutrito in modo controllato e difficilmente assorbe le sostanze inquinanti presenti nel mare. Nella scelta tra le due tipologie di carni, bisognerebbe fare i conti anche con l’aspetto morale legato ai sistemi di pesca: mentre alcuni sono rispettosi dell’ecosistema, altri non sono sostenibili per l’ambiente. Infine, ci sono problemi di overfishing (sovrapesca e pesca selvaggia) che mettono a rischio alcune specie. D’altro canto, l’acquacoltura è una risposta positiva alla protezione delle specie solo nel caso in cui gli allevamenti siano davvero rispettosi dell’ambiente e delle condizioni di vita degli animali. (Continua dopo la foto)
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Infatti, alcune specie come sgombri e tonno, se conservati a temperature non idonee, possono produrre in breve tempo sostanze nocive come l’istamina. È preferibile scegliere il pesce surgelato e non congelato, nel primo caso, infatti, la procedura avviene in tempi più rapidi e mantiene meglio le proprietà del prodotto. Ad ogni modo in entrambi i casi, se il pesce inizia a scongelarsi o è già decongelato, deve essere conservato in frigo e consumato in nelle ore appena successive. Se si vuole preparare del pesce crudo, invece, è importante assicurarsi che sia stato abbattuto oppure congelatelo per almeno 96 ore a -18 gradi in un congelatore con 3 o più stelle.