Topone, micione, cucciolotta, patatone. Per molti i vezzeggiativi e le alterazioni sdolcinate dei nomi nei rapporti di coppia hanno un effetto urticante. Ma c’è un motivo o una colpa (fate vobis) e sono i genitori, soprattutto la mamma. Infatti quando siamo bambini veniamo chiamati spesso con questi nomi dai nostri genitori per motivi affettivi e protettivi.
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Questo modo di trasmettere affetto attiva la dopamina, un neurotrasmettitore endogeno, responsabile della piacevole sensazione di benessere che proviamo quando riceviamo coccole e tenerezze da bambini. Questo fenomeno rimane uguale quando siamo grandi, maturi e innamorati. E i vezzeggiativi riattiverebbero, sentendoli, le stesse sensazioni che abbiamo provato nell’infanzia, evocando quindi intimità e forte affetto che riflette il sentimento che proviamo nei confronti del partner.
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