Selfie, che mania! Una mania che è diventata molto pericolosa. Stando a un’indagine del Guardian, infatti, nel 2015, ben 12 persone sono morte mentre scattavano o tentavano di scattarsi un selfie. Per capire la gravità della situazione, basti pensare che nello stesso range di tempo, gli attacchi letali degli squali registrati ammontano solo ad 8. Certo, si parla di selfie in situazioni estreme, fatti magari per guadagnarsi più like sui social. Ed è proprio tutta questa vanità a far riflettere.
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L’ultimo caso di selfie mortale è quello di un uomo giapponese di 66 anni caduto rovinosamente dalle scale del Taj Mahal mentre cercava di ritrarsi insieme a un amico. Ecco alcuni degli altri incidenti di quest’anno: un uomo è stato incornato da un toro mentre scattava una foto durante una corsa di tori, in due sono saltati in aria mentre posavano con una granata, una ragazza di 21 anni che si stava fotografando mentre si puntava una pistola alla testa, un’altra teenager è morta entrando in contatto con cavi ad alta tensione mentre faceva un selfie di fronte a una ferrovia.
Altri casi, poi, quasi sempre legati ad animali, armi, luoghi elevati e mezzi di trasporto. A proposito di incidenti con gli animali, pensate che in Canada i numerosi selfie dei visitatori con gli orsi hanno portato alla chiusura di un parco. Qual è il Paese dove si verificano più casi di morte per i selfie? La Russia. E infatti governo ha pubblicato degli avvisi per i guidatori invitandoli a non scattare foto in macchina o in altre situazioni pericolose.
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