“Questo matrimonio non durerà a lungo. Ti renderò talmente pazza di me che non potrai starmi lontana”. Queste le parole che Charlie Chaplin avrebbe rivolto alla seconda moglie, Lita Grey, la prima notte di nozze. Un dettaglio emerso dalle carte del divorzio ritrovate in una banca di Los Angeles: un documento di 50 pagine che testimonia come il celebre attore fosse stato “crudele e disumano” nei confronti dell’ex moglie, che restò sposata all’attore per soli tre anni. Il documento ritrovato sarebbe ricco di dettagli, alcuni dei quali potrebbero essere stati aggiunti dall’avvocato della donna per distruggere la reputazione di Chaplin. “Era una donna giovane e tranquilla.
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Ha seguito alla lettera i consigli del suo avvocato che era intenzionato a farle ottenere il massimo”, ha raccontato John Cabello, il proprietario del negozio. L’uomo ha anche spiegato come ha ottenuto le carte: “Le abbiamo prese da una persona in America. Ci ha detto che mettendo in ordine alcuni antichi documenti della banca erano uscite fuori e rischiavano di essere buttate via. Il documento è molto fragile: è rimasto piegato per così tanto tempo e richiede di essere aperto e maneggiato con molta delicatezza”. Sempre secondo le carte, Chaplin avrebbe convinto la giovane donna, all’epoca sedicenne, di avere rapporti con lui prima del matrimonio, con la promessa che un giorno l’avrebbe sposata. Ma poi è arrivata la gravidanza e le cose sono precipitate. “Non voleva essere di nuovo intrappolato in un matrimonio”, spiega Rob Morrish, che gestisce il sito del negozio di antiquariato che ha pubblicato i documenti. “Ha cercato di farla abortire, poi l’ha cacciata via e non ha registrato la nascita del bambino se non dopo mesi, per far sembrare che fosse nato dopo il matrimonio”.
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