Qualcuno sta già pensando che Ornella Muti non sia adatta per quel posto da co-conduttrice a Sanremo. E pensare che il festival non è neanche iniziato. Perché allora alcuni utenti si sono rivoltati sui social per riprendersela con l’attrice? In realtà si tratta di una vicenda più politica che altro e arriva a qualche ora dell’esordio all’Ariston. Tutto è iniziato con un post su Instagram della Muti forse pubblicato a cuor leggero. In uno degli ultimi scatti su Instagram, Ornella si è presentata insieme alla figlia, Naike Rivelli, con indosso una collanina criticissima.
Per chi non lo sapesse, Ornella Muti si trova in queste ore in un hotel della città ligure, dove sta mettendo a punto gli ultimi dettagli prima di presentarsi sul palco dell’Ariston insieme ad Amadeus. Le critiche però vanno dritte in direzione di quel ciondolo. Il problema è che ci sono delle foglie di marijuana: una cosa che ha fatto imbestialire i più conservatori. Nelle fattispecie si tratta di alcuni deputati di Fratelli d’Italia: Federico Mollicone, il commissario di Vigilanza Rai e Maria Teresa Bellucci, la capogruppo in commissione per gli Affari Sociali.
Eccoli che, con un comunicato ufficiale, i due parlamentari hanno voluto prendere le distanze dalla scelta “di stile” dell’attrice. “Riconosciamo in Ornella Muti un’autorevole artista e grande icona del cinema italiano” hanno dichiarato i deputati, aggiungendo però una postilla critica “ma riteniamo improprio il sostegno alla liberalizzazione della cannabis espresso in un post da parte della co-conduttrice di Sanremo”.
Quel è il loro problema? Secondo i politici del partito della Meloni, il palco dell’Ariston può, in qualche modo, trasformarsi in una cassa di risonanza per certe posizioni. Un po’ come se, per assurdo, la presenza di Ornella Muti di per sé rappresentasse la battaglia per la legalizzazione delle droghe leggere.
Ma Bellucci e Mollicone hanno fatto riferimento, da questo punto, di vista, ad un recente fatto di cronaca. La sorella di Ornella Muti, Claudia, è stata coinvolta tempo fa in una maxiretata legata alla vendita di sostanze stupefacenti. Come se c’entrassero qualcosa i problemi di un membro della sua famiglia.