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Mamme a 40 anni? Sono sempre di più e non devono sentirsi in colpa. La scienza spiega perché…

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Mamme a 40 anni? I pro sono maggiori dei contro. Tanto che il fenomeno in Italia è sempre più diffuso. Lo dimostrano i numeri: le baby madri italiane calano, anzi crollano (negli ultimi tre anni del 17%). Viceversa, ha fatto notare la Sigo, Società italiana di ginecologia e ostetricia, si registra un autentico boom per le partorienti sopra i quarant’anni.

Secondo i numeri della società scientifica, nel 2013 hanno partorito nel nostro Paese 8.085 ragazze sotto i 19 anni. Solo tre anni prima, nel 2010, erano quasi 10mila (9.817 per la precisione). Nel frattempo, si è assistito a un fenomeno in qualche modo speculare: l’aumento del 12%, in percentuale dunque di poco inferiore alla diminuzione dei parti under 19, delle madri ultraquarantenni. Se nel 2010 erano 34.770, tre anni dopo sono arrivate a sfiorare quota 40mila, fermandosi a 39.830. L’8% di tutte le partorienti italiane.

Controindicazioni? “Mettere al mondo un figlio in età avanzata, dal punto di vista medico e scientifico, non presenta particolari problemi – ha commentato Mauro Busacca, vicepresidente della Sigo – è una tendenza ormai consolidata e noi ginecologi siamo in grado di gestire anche questo tipo di gravidanze”.

Anzi, uno studio britannico condotto da Jacqueline Barnes dimostra che diventare mamma a 40 anni assicurerebbe figli più sani rispetto a una gravidanza in giovane età. Essere mamma a 40 anni può, quindi, essere un vantaggio. Secondo la ricerca inglese inglese, i bambini nati da quarantenni hanno un rischio più basso di ricovero in ospedale nei primi tre anni di vita, ma non solo. I figli delle donne “mature”, infatti, pare sviluppino migliori capacità linguistiche e di apprendimento rispetto ai bambini con madri ventenni.

Diventare mamme in tarda età spesso è comunque una scelta più “forzata” che naturale. Infatti, il mondo del lavoro, già difficile per le mamme, si pone in maniera tale da rendere la prima maternità un ostacolo più che una risorsa. Lo studio britannico, però, dimostra che i figli delle mamme quarantenni sono più sani in linea generale rispetto ai bimbi delle ventenni. Questo sorprendente stato di salute si misura con un minor numero di ricoveri ospedalieri e accessi al pronto soccorso pediatrico nei primi anni di vita.

Ma il maggior benessere dei figli di donne mature si riscontra anche in età prescolare e scolare, attraverso migliori capacità di apprendimento e un più precoce sviluppo delle abilità linguistiche. Qual è la causa di tale differenza? Probabilmente le spiegazioni vanno ricercate nella maggior esperienza data dall’età, che porta a una migliore consapevolezza di sé come donne e, dunque, a una gestione più serena e matura della maternità. Da non trascurare, poi, l’allenamento allo “stress” generato da anni di vita e lavoro, utilissimo per poter sopportare al meglio le tipiche difficoltà e ansie naturali nei primi anni di vita del bambino. Insomma, con l’età si diventa genitori più consapevoli.

 

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