Segni e tatuaggi rossi sul corpo e sul petto le ali di Devilman, un cartone animato degli anni Ottanta che parla di un demone venuto dagli inferi. “Io sono il diavolo”. La rivelazione choc appartiene ad Alex Boettcher, il 30enne che a dicembre scorso, insieme alla studentessa della Bocconi Martina Levato, sfigurò con l’acido Pietro Barbini.
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I due da ieri sono accusati anche di aver deturpato il volto di un altro studente e di aver tentato lo stesso attacco ancora una volta ma senza riuscirci. La domanda è: perché? Gli inquirenti stanno passando al setaccio le testimonianze delle amiche di Martina. Queste hanno raccontato che per Alex “un uomo può tradire, ma la donna no, deve restare pura”. Per questo lei ha dovuto consegnare all’amante i suoi ex, per purificarsi. Eccolo il loro patto d’amore, e per mesi i due hanno pedinato anche i ragazzi con cui Martina aveva solo avuto un flirt. Da quel maledetto 28 dicembre gli inquirenti hanno scavato nel loro passato, passato al setaccio ogni conversazione, anche quelle di Alex con le amiche di Martina, in cui si sincerava delle vittime da punire. “Nessun rispetto per la vita umana, per loro non vale nulla”, questo in sostanza è emerso dai loro atteggiamenti.
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