Curiosa, per così dire, la storia del testamento di Margherita Hack. In un primo momento l’astrofisica lasciava tutto al marito, ma questi non rispettando il testamento della defunta moglie, ha deciso di premiare con il patrimonio intero della Hack la badante Tatjana Gjergo, che li aveva aiutati in tutto fino all’ultimo respiro di entrambi i coniugi. Analizzando la lunga storia con attenzione si noterà che di testamenti, Margherita Hack ne ha scritti di suo pugno ben 2. Il primo nel 2003 in cui lasciava tutto al marito Aldo De Rosa: “Lascio la parte disponibile dei miei beni a Aldo De Rosa con l’onere di investirli in titoli di Stato a scadenza ultradecennale da scegliersi fra quelli a miglior reddito a cura dell’esecutore testamentario che nomino nella persona dell’avvocato Massimo Cerisola. Detti titoli, finché Aldo vivrà, non potranno essere venduti se non per reali esigenze relative alla sua cura ed assistenza e solo con il consenso dell’esecutore testamentario”. Il secondo nel 2011 due anni prima della sua morte: “Lascio a mio marito Aldo l’usufrutto generale vitalizio su tutto il patrimonio mobiliare (in comunione dei beni) e immobiliare (solo la mia proprietà) nonché la piena proprietà dei depositi di denaro. Dopo la nostra morte i depositi ammontanti a circa 500mila euro andranno lasciati alle seguenti persone e famiglie ed enti: l’Astad, il gattile, l’Enpa…” Enti che si occupano di quegli animali, che la Hack considerava come figli, tra le persone e famiglie invece compariva anche il nome di Tatjana Gjergo la domestica che da oltre sei anni viveva con loro e che la scienziata considerava una di famiglia.
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La decisione – Le ultime volontà, quelle che lei non avrebbe potuto più cambiare ma che solo la legge e chi di dovere avrebbe dovuto realizzare, alla fine non sono state ascoltate. Per veder realizzati i suoi desideri bisognava aspettare la dipartita del marito De Rosa, morte sopraggiunta nel settembre del 2014, ma un ultimo testamento invalida tutto, proprio quello del vedovo. L’uomo infatti lascia tutti i suoi avere e quindi anche quelli ereditati da Margherita Hack a Tatjana: “Aldo de Rosa nato a Firenze il 20 luglio 1920. Desidero che dopo la mia morte tutti i miei beni vengano dati alla signora Tatjana Gjergo”. 500.000 euro e la casa di via del Portello questo l’ammontare dell’eredità di cui beneficerà la domestica a fronte dei 100.000 euro e la casa come da volontà dell’astrofisica. Le proteste -Di fronte a tale decisione gli esclusi, hanno subito commentato indignati, ovviamente non per le loro tasche vuote ma poer la mancanza di rispetto nei confronti delle ultime volontà. “Avremmo voluto che si fossero realizzati i desideri di Margherita. Ma non solleveremo polveroni. Bisognerebbe farle capire (alla signora Tatjana) che non si è comportata nel modo in cui si sarebbe comportata Margherita. Ci siamo trovati di fronte a uno stravolgimento totale della volontà di Hack. Margherita se n’è sempre fregata dei soldi e non sapeva di non poter disporre post mortem del suo patrimonio” afferma Giorgio Cociani presidente del Gattile a cui erano destinati 20.000, o ancora “Sono state tradite le volontà di Margherita. Rimane l’amarezza di vedere, dopo la sua morte, quanto bassa sia l’umanità…” dichiara aspramente Franca Varridi Antonini, presidente dell’Astad.
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