Che cosa (diavolo) è il sesso tantrico? Deriva dal tantra, un insieme di insegnamenti spirituali nate nelle religioni indiane. Il tantrismo prevede che il rituale “intimo” culmini in un’esperienza che coinvolge entrambi i partecipanti in una profonda consapevolezza di sé e del proprio corpo. A che serve? Anche a prolungare il piacere. Secondo questa pratica, infatti, esistono 4 chiavi per superare i limiti psicofisici del piacere: l’attenzione, il movimento e il ritmo, il suono e il respiro. Se si fanno girare queste quattro chiavi nel modo e nel momento giusto, si accede a una dimensione “suprema”. Ecco le 4 mosse da seguire. L’attenzione: ovvero la consapevolezza corporea. Usare questa chiave vuol dire ascoltare il proprio corpo, prima da soli, e poi con il partner. (Continua a leggere dopo la foto)
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•“Chiudi gli occhi, metti una musica rilassante e metti a fuoco le varie parti del corpo: piedi, gambe, bacino, collo… chi ha difficoltà può fare dei piccoli movimenti per prendere contatto. Poi, cerca di capire come stanno tutte le parti del tuo corpo, di sentirle”.
•“La seconda parte dell’esercizio invece riguarda l’emotività: che emozioni, che sentimenti, che clima c’è dentro di me? Dove sento quel sentimento o questa emozione? Che cosa c’è, in quel punto?
•“Fai delle visualizzazioni aiutandoti con questo pensiero: se fossi su un treno e vedessi i miei pensieri passare, quali sarebbero e cosa direbbero di me?”
•“Durante il rapporto invece dobbiamo prestare attenzione al nostro corpo, alla zona di contatto del mio corpo con l’altro, e alla sensazione corporea che ne deriva, su cosa sente il mio corpo in quel momento. Resta in quella sensazione, non seguire i pensieri, soprattutto quelli che iniziano con “dovere””
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Il movimento e il ritmo: secondo il Tantra con questa chiave si mette in circolo molta energia. Per questo bisogna muoversi insieme al proprio partner, per sbloccare in particolar modo il livello del bacino.
•“Per armonizzare il tuo ritmo con quello del partner, ad esempio con l’esercizio della bicicletta: mettetevi sedere contro sedere, tenetevi per le mani e iniziate a pedalare. Il primo step è imparare a muoversi insieme; poi bisogna sincronizzarsi in modo da trovare un ritmo condiviso. Osservare quanto tempo ci si mette a trovarlo, chi conduce, chi rallenta, chi fa fatica a star dietro ecc… Infine, provate qualche variazione sul tema: mentre pedalate, fate dei movimenti (ad esempio inarcare la schiena), giovate a trovare il ritmo e poi variate lo schema. Durante l’amplesso ognuno dovrebbe potersi muovere in totale libertà”.
La voce: la voce libera la mente, sblocca il torace e il ventre, quindi il piacere. Non bisogna necessariamente gridare, ma lasciare fluire nel corpo e poi far fuoriuscire dalla gola, con tanta naturalezza. È una pratica auto-eccitante che fa vibrare le energie e aiuta i corpi a entrare in armonia.
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Il respiro: secondo il tantra questo può essere il modo più subdolo per inibire il piacere. Se il respiro è corto o poco profondo non riusciamo ad ossigenare bene il nostro corpo. Impara a respirare bene e profondamente, è fondamentale. Respira in modo morbido e circolare.
•“Mentre inspiri, conta fino a 6, trattieni per altri 6 e rilascia, sempre contando fino a 6, perché le fasi del respiro devono essere simmetriche. Se ci si esercita in questo modo, inizia a cambiare non solo la respirazione, anche come sento il mio corpo.”
Se riesci a sincronizzare il respiro con quello del tuo compagno, amplifichi le sensazioni e le emozioni. Secondo le filosofie orientali, se fai tre respiri profondi mentre abbracci una persona a cui vuoi bene, raddoppi la tua felicità. (continua dopo la foto)
Inoltre ricordati di:
– Respirare col diaframma: si ritrova in tante pratiche che cercano l’armonia tra corpo e mente. Focalizzarsi sul proprio respiro, poi, aiuta anche a calarsi nel presente e a lasciarsi andare con più facilità.
– Utilizzare il perineo: capire dov’è l’area perineale e riconoscere le sensazioni che rimanda aiuta le donne a integrare la conoscenza di se stesse. Le fasi della respirazione devono essere simmetriche, in questo modo cambia (in meglio) anche il modo di percepire il proprio corpo.
Per sviluppare l’ascolto del corpo, può essere utile imparare alcune facili visualizzazioni delle varie parti e delle emozioni connesse. Bisogna cioè chiedersi, passando in rassegna le diverse parti del corpo, quali emozioni si concentrano in ognuna di esse.
Inoltre, come precisa Fabrizio Quattrini, psicoterapeuta e sessuologo dell’Istituto Italiano di Sessuologia di Roma: “Il primo consiglio è capire le proprie potenzialità: tante donne non ascoltano le sensazioni che il corpo rimanda. E, prima ancora, dovrebbero imparare a conoscere l’area genitale e pelvica, sulla quale ci sono ancora tanti falsi miti. Il punto G, per esempio: tanti pensano che sia una sorta di pulsante da schiacciare, invece è semplicemente un’area che risveglia il piacere”. Attraverso la pratica del tantra, il piacere è garantito.