A letto le italiane sono più insoddisfatte rispetto agli uomini, ma più consapevoli. Tredici milioni, cioè 2 su 3, sono scontente della loro vita sessuale perché i rapporti sono inadeguati e troppo sporadici, mentre sono undici milioni gli uomini che non si sentono appagati sotto le lenzuola. Il motivo? Rapporti inadeguati e troppo sporadici. Ed è diverso anche l’approccio rispetto agli ostacoli a una appagante vita sessuale, la consapevolezza delle donne. Sei donne su dieci, difatti, vorrebbero discuterne dal medico assieme al partner. Lui, però, in caso di disturbi legati all’intimità, spesso fa finta di niente o addossa la colpa alla donna. A spiegare questo particolare aspetto della società italiana è la Società italiana di andrologia medica e medicina della seessualità. Il 20% degli uomini preferisce evitare di parlare dei propri disturbi sessuali, mentre il 95% delle donne vuole discuterne e il 60% crede opportuno trovare rimedi in due. “I risultati dipingono uomini e donne con una consapevolezza diversa del benessere sessuale – spiega Mario Maggi, presidente Siams e Ordinario di Endocrinologia all’Università di Firenze – e di ciò che vorrebbero dai rapporti. Le donne oggi si rendono conto che un disturbo di lui può avere ripercussioni anche sul proprio benessere e vogliono cercare soluzioni: la disfunzione erettile, uno dei disturbi sessuali più comuni che spesso si associa ad anorgasmia nella partner, è ritenuta un problema della coppia da affrontare in due dal 57% delle donne e appena il 22% degli uomini”. I dati indicano che il 75% degli uomini pensa di dover andare da solo dal medico mentre il 59% delle donne vorrebbe accompagnare il partner, per discutere del disturbo come di un problema di coppia.