Il bacio, spesso galeotto o proibito come quelli “tagliati” di Nuovo cinema Paradiso, cambia a seconda della complicità e dei momenti della vita. NanoPress ha tentato di inserire il gesto d’amore per eccellenza in categorie, dal primo in assoluto fino alla vecchiaia. Esperimento importante perché, in fondo, il bacio ha un potere unico, quello di trasmettere emozione e sentimenti, ma è anche vero che può avere anche finalità terapeutiche grazie alla sua capacità produttiva di endorfine e ossitocina.
Di sicuro il primo bacio è quello che resta più impresso perché atteso, perché oggetto di accese discussioni con i coetanei. I primi baci sono prolungati, ripetuti e molto spesso all’aria aperta e hanno quel senso di amore eterno. I baci a vent’anni sono pieni di malizia ed eros e spesso considerato un “antipasto” a quel resto che, sperano i protagonisti, ci sarà. Forse meno intensi sono i baci dei trent’anni, ma più sereni e consapevoli, basati su una complicità maggiormente acquisita. Ha più il senso dell’intesa e dell’armonia di coppia verso i quarant’anni e, poiché, tante cose si iniziano a dare per scontate parecchio più apprezzato da chi lo riceve. A cinquanta un bacio è in grado di accendere una passione talvolta affievolita. Ed è a sessant’anni che, proprio in virtù dell’età, il bacio può essere carico di enorme significato. Il bacio dai settant’anni in avanti diventa un segno di desiderio, affetto, di amore sentito e rispetto. Oltre alle labbra, il bacio spesso viene rilasciato anche sul dorso della mano con quella dolcezza e romanticismo che si intensificano con il passare degli anni.