Modelle alternative, ricoperte di piercing e tatuaggi con il look ispirato alle pin up degli anni ’40 e ’50. Il sito che raccoglie le immagini di queste ragazze si chiama Suicide Girls, dal termine usato nel romanzo Survivor di Chuck Palahniuk, ed è diventato una vera e propria comunità virtuale a cui partecipano molti gruppi di donne. Tra loro l’italiana più famosa aderente al movimento delle Suicide Girls è Riae. Conta 360mila followers su Instagram e oltre un milione di like su Facebook.
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”Mi chiamo Riae Suicide, all’anagrafe Ria Elisabeth Mac Carthy – racconta la ragazza -. Sono nata trent’anni fa a Cork, una città nel sud dell’Irlanda, da papà irlandese e mamma sarda. Da qualche anno vivo in provincia di Varese, tra laghi e boschi. Ho frequentato il Liceo Artistico per poi fare i più svariati lavori: dalla barista all’operaia in un forno di pane carasau”.
Per Riae è stato molto importante entrare a far parte di questa comunità, il suo scopo infatti è quello di promuovere un nuovo modello di bellezza totalmente diverso da quelli proposti dalla tv e dalle copertine. Nel 2007 ha posato per il suo primo servizio fotografico e da allora il suo successo non si è più arrestato. Oggi è conosciuta in tutto il mondo e ormai non ricorda più quanti tatuaggi ha, non riesce più a contarli. Tra la scritta outsider e selfmade spiccano soprattutto immagini di animali e donne fantastiche.
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