L’Erasmus, l’esperienza di studio all’estero che ogni studente ricorda come la migliore della carriera universitaria, non solo apre la mente e aiuta a trovare lavoro (lo afferma uno studio della Commissione che si occupa di analizzare l’impatto del programma di scambi dell’Unione Europea), fa anche nascere più bambini. Incredibile ma vero: da 27 anni a questa parte, il 27% di ragazzi che è partito per un periodo di studi all’estero, ha anche trovato un partner di un’altra nazionalità. Con il quale ha fatto un figlio, o più di uno. Da quando il programma di scambi europei è iniziato – nel 1987 – i bambini nati da coppie miste, sono più di un milione, questo dice il dato della Commissione Europea. L’Erasmus, quindi, seppure perennemente minacciato da tagli di budget, fa bene a tutto: fa diventare cittadini del mondo, fa trovare un’occupazione più facilmente, stimola la curiosità, aumenta l’autostima e la capacità di risolvere problemi, fa sbocciare grandi amore e ringiovanisce la popolazione mondiale. Che mondo sarebbe senza Erasmus?