Due scuole di pensiero si affrontano, forse dalla notte dei tempi, sulla condotta dei partner nei rapporti intimi: farlo normale o il farlo strano? A ognuno il suo, verrebbe da dire. Gusti, sì. Ma c’è un altro aspetto che interroga i sessuologi: parlare o dire qualcosa durante i “lavori”? Muti non è bellissimo e allora che sussurrare? Ammesso che di sussurri si tratti perché c’è chi è più dirompente, della dolcezza se ne frega e va giù duro. Del resto, perché farsi vincere dall’imbarazzo? Ci si tiene dentro tanto durante la giornata, col capo, con i colleghi e con la commessa scontrosa… Almeno tra lenzuola e abbracci, liberiamoci!
Ecco arrivare in soccorso il cosiddetto dirty talking, inglesismo che letteralmente potrebbe fuorviare (parlare in modo selvaggio) ma non è così. Ha un senso più rassicurante: sentirsi a proprio agio anche con le parole (unite al tatto) e far sentire il partner ugualmente in una atmosfera positiva e complice. Qualche esempio?
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