Charlene di Monaco è stata operata in anestesia totale per la terza volta. L’intervento è stato effettuato lo scorso venerdì 8 ottobre in Sudafrica dove si trova dallo scorso maggio bloccata a causa di una grave infezione alla gola, naso e orecchie. La notizia dell’ennesima operazione cui si è sottoposta Charlene Wittstock è stata diffusa da Monaco Matin e poi confermata con un comunicato dalla Fondazione della Principessa. Dunque, il rientro a Montecarlo che sembrava quasi vicino invece si allontana.
Charlene aveva ripreso proprio nei giorni scorsi l’attività pubblica presenziando a un evento con il Re degli zulu, Misuzulu, e Alberto di Monaco aveva parlato del ritorno a casa della moglie, sottolineando come l’ultima notizia spettasse al team medico che ha in cura la Principessa. Quest’ultima è apparsa nelle ultime foto pubblicate su Instagram come una donna fragile, dimagrita e provata, pur sempre sorridente.
Nelle ultime ore la moglie di Alberto di Monaco è tornata a parlare. E lo fa attraverso un’intervista registrata e poi postata sul suo profilo Instagram per rassicurare tutti sulle sue condizioni di salute: il primo pensiero, da donna e mamma, è andato ai gemelli Jacques e Gabriella, i due figli nati dal matrimonio con il principe Alberto. Lei li chiama, in modo dolce e delicato, con i soprannomi di sempre, Jacqui e Bella. “Mi mancate molto, sono impaziente di rientrare a casa per rivederli”. L’ultima volta he potuto riabbracciare i figli è stata lo scorso 25 agosto.
Successivamente, quasi a rispondere alle malelingue che in questi mesi hanno visto dietro alla latitanza dell’ex campionessa una crisi matrimoniale con il marito, la moglie del principe si sofferma sui propri problemi di salute, spiegando di aver subito un intervento chirurgico di successo prima che alcune complicanze le richiedessero di rimanere lì molto più a lungo del previsto. L’ultimo, ma non per importanza, pensiero va infine al marito che definisce “un amico con cui ho condiviso tanti momenti speciali”.
Nell’intervista audio postata da Charlene ha rivolto un pensiero alle altre mamme che sono costrette a stare lontane dai figli, per motivi di salute o per altre ragioni: “Hanno sicuramente dovuto provare la stessa cosa che ho provato io”, dice con voce timida e provata. Nonostante tre operazioni in anestesia totale e un collasso che l’ha costretta a un nuovo ricovero, Charlene non ha intenzione di fermarsi nel pensare alla salvaguardia del pianeta e della natura: “Tornerò e continuerò il lavoro che ho iniziato qui, come ho già fatto in molti Paesi del continente e in Sudafrica. Conservare, preservare, restaurare ed educare, questo è ciò su cui si basa la mia Fondazione”.