La carta igienica contiene alcune sostanze tossiche, per la salute umana tuttavia (è bene dirlo subito per evitare allarmismi) il rischio è molto basso. Eppure sapere questo particolare non è di poco conto, vi aiuterà a fare le scelte migliori al momento dell’acquisto del prodotto. La prima cosa da fare è quella di selezionare una carta igienica il più bio possibile. Il motivo? La carta igienica classica potrebbe contenere cloro, che troviamo di solito anche in molti altri prodotti impiegati quotidianamente come le salviette per i neonati.
E ancora candeggina, da cui deriva un’altra sostanza particolarmente tossica come la diossina che si forma durante la fase di sbiancamento della carta, nella quale viene impiegato il biossido di cloro. “Gli esperti consigliano di optare per quella più morbida, possibilmente caratterizzata dal doppio o dal triplo velo, in modo da non provocare irritazioni alle parti intime. Inoltre le diciture quali “dermatologicamente testato”, “ipoallergenico”, “clinicamente testato” non sono informazioni utili alla scelta”.
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La storia della carta igienica: i primi ad utilizzarla furono in cinesi
Sono diciture volontarie dei produttori, non sono garanzie di una maggiore sicurezza.La carta igienica si produce a partire dalla cellulosa, quindi dagli alberi, e dalla carta riciclata: più alto è il contenuto di fibra vegetale nuova più la carta risulta essere morbida e soffice. Il riferimento più antico alla carta igienica è stato infatti trovato in alcuni testi scritti di Yen Chih-Thui, uno studioso del VI secolo a.C. che aveva accesso a manoscritti abbandonati per motivi personali, e che non osò pulirsi “sul nome dei saggi”.
Ma la pratica era già in uso prima di quel tempo. I ricercatori suggeriscono che la carta di canapa trovata nella tomba dell’imperatore del II secolo a.C. Wu Di – troppo grezza e ruvida per scrivere – fosse invece utilizzata nei bagni. Entro il 1393 la carta igienica a base di riso iniziò a essere prodotta in serie per la famiglia imperiale cinese.
Di contro, bisognò aspettare il 1857 perché il mondo occidentale avesse la prima carta igienica prodotta in serie. L’anno in cui l’inventore Joseph Gayetty introdusse il “foglio medico” per il gabinetto di J.C. Gayetty, nel tentativo di lenire il fondoschiena degli americani dalla rovina dell’uso di giornali, pannocchie di mais e altri oggetti da bagno improvvisati.