Un papà dei 14 studenti sospesi dal liceo Peano Pellico di Cuneo per un episodio di bullismo avvenuto durante una gita scolastica a Roma, ha fatto ricorso. I genitori difendono i figli a spada tratta e secondo loro la punizione è esagerata. La decisione è stata presa, come scrive La Stampa, perché l’uomo è sicuro che il figlio non abbia fatto nulla di male: era presente in quella stanza d’albergo mentre la vittima, incosciente, veniva depilata, irrorata di urina e ripresa con risate sguaiate, ma secondo l’uomo il figlio non ha partecipato a quelle angherie, che però non ha visto. “Non mi interessa vedere i video e non l’ho fatto. Ho saputo di quanto avvenuto nel viaggio di istruzione perché mio figlio ne ha parlato a casa. Ho fatto ricorso contro il provvedimento della scuola perché mi è sembrato che tutto sia stato ingigantito, strumentalizzato. Punendo anche chi non ha fatto nulla”, ha detto l’uomo.
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