Oggi è la Giornata mondiale contro l’Aids, e come di consueto si tirano le somme con i numeri alla mano. Il risultato purtroppo è più triste di quanto si sperava, in Europa nel 2013 sono stati registrati 136.000 nuovi casi, il numero più alto di sempre. Il tasso più alto di contagi è presente nell’europa dell’Est, come Russia e Ucraina. Il problema è che con gli anni i casi tendono ad aumentare, confermando che la lotta alla malattia non è stata vinta, anzi. C’è bisogno di rilanciare campagne informative e lottare contro la discriminazione, per esempio contro gli omosessuali, i quali sono il 42% del totale dei malati.
Uno dei modi più efficaci per combattere l’Hiv rimane la prevenzione, e l’ignoranza nel campo è tutt’oggi ancora molto elevata. Nonostante in Italia ci sia la credenza che la maggior parte dei contagi proveng dallo scambio di siringhe utilizzate, l’80,2%, invece, sono dovuti a rapporti sessuali non protetti. L’Hiv si può trasmettere sia tra eterosessuali che omosessuali senza alcuna differenza. L’utilizzo del preservativo è molto sottovalutato, nei giovani 1 su 6 dichiara di non utilizzare mai il preservativo, e il 18% solo durante rapporti occasionali. Dalla scoperta dell’epidemia, l’Aids ha causato 40 milioni di morti attestandosi come una delle più mortali malattie di sempre.