14 «non è davvero colpa mia, è colpa di…»
«Assumersi le proprie responsabilità è fondamentale, perché se vieni considerato come qualcuno che punta sempre il dito verso qualcun altro, poi finisce che il tuo capo cominci inevitabilmente a porsi delle domande su chi sia realmente il colpevole», dice Kahn.
15 «il tuo predecessore lo faceva in modo diverso/meglio»
«Ogni boss è convinto che il suo metodo di lavoro sia migliore di quello di chi lo ha preceduto, perché adesso è lui ad avere quella carica. Di conseguenza, a meno che il modo usato non sia chiaramente un errore, meglio non sfidare il capo a fare le cose “alla vecchia maniera” solo perché così sono più facili per voi», argomenta nuovamente la Taylor.
16 «Mi annoio»
«Siete pagati per essere produttivi ed è dunque una vostra responsabilità trovare il modo per rendere il lavoro interessante», avverte la Taylor.
17 «Non posso lavorare con lui/lei»
«Non andare d’accordo con qualcuno non va bene tanto alla scuola elementare quanto sul posto di lavoro, dove si presume che siate in grado di superare i vostri conflitti personali per ottenere i risultati migliori e nell’interesse dell’azienda», spiega ancora la Taylor.
18 «È un idiota»
«La regola d’oro da mandare a memoria è quella di non parlare mai male dei colleghi; se lo fate, è solo controproducente per voi», mette in guardia la Taylor.
19 «Se non ti sento, farò solo questo»
«Questa espressione ha un tono minaccioso, in questo caso è preferibile aspettare piuttosto che essere poi rimproverati», suggerisce Kahn.
20 «Perché lo fa sempre X…?»
«Se avete una lamentela da fare, meglio lasciar fuori gli altri dalla discussione e chiedersi piuttosto come poter ottenere un determinato privilegio», sottolinea la Taylor.
21 «Posso parlare con il tuo superiore di questa cosa?»
«A meno che non stiate per andarvene dall’azienda e, dopo aver pensato a tutte le possibilità, non abbiate davvero altra scelta, scavalcare il capo non è mai una soluzione vincente, perché significa sfidarne l’autorità», dice ancora la Taylor.
22 «Non ho una soluzione»
«Mai andare dal capo a dirgli che ci sono dei problemi senza presentargli anche delle possibili soluzioni, perché trovare le soluzioni è prerogativa di un leader», puntualizza Kahn.
23 «Perché lui ha X e io no?»
«Se vi trovate di fronte ad un favoritismo palese, la discussione costruttiva è sempre da preferire. In caso contrario, meglio concentrarsi sulla propria carriera e lasciar perdere stipendi e promozioni altrui», consiglia la Taylor.
24 «Sono abbastanza occupato. Può aspettare?»
«Chiedere al boss se le priorità lavorative sono cambiate è una vostra responsabilità, come pure lo è fare in modo che i vostri obiettivi restino allineati con quelli del vostro superiore», avverte sempre la Taylor.
25 «Posso uscire prima visto che oggi le cose vanno a rilento?»
«Che dobbiate uscire prima ci può stare, ma dire che volete farlo perché le cose vanno a rilento o, peggio ancora, perché “non avete niente da fare” non va affatto bene, perché ci sono sempre dei progetti ai quali dedicarsi e il capo apprezza chi mostra iniziativa», ricorda la Taylor.
26 «Questo è impossibile»
«La negatività e la mancanza di convinzione in qualcosa sono atteggiamenti che nessun capo vuole vedere. Se avete delle perplessità sul da farsi, meglio chiedere un input al vostro superiore», è il consiglio finale della Taylor.