Un ritorno da supereroe per sfidare i cinepanettoni. Gabriele Salvatores di nuovo al cinema con «Il ragazzo invisibile», nelle sale dal 18 dicembre. In questa intervista al Corrieretv, il regista racconta perché per la prima volta si è cimentato con una pellicola «per famiglie». Prodotto da Indigo e girato a Trieste, il nuovo film ha per protagonista un ragazzino timido e introverso che, mentre tenta di catturare l’attenzione di una compagna di scuola, scopre di possedere un potere strabiliante: diventare invisibile. Dopo “Educazione siberiana”, perché un film del genere? «Anche io da ragazzo – risponde Salvatores – mi sono sentito invisibile. Il mio superpotere? È stato l’Oscar, mi ha dato la possibilità di fare sempre cose nuove».
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