Ana Arabia di Amos Gitai, già in concorso alla 70° Mostra internazionale del cinema di Venezia e e vincitore del Green Drop Award 2013 è nelle sale italiane dal 22 maggio. Distribuito da Boudu distribuzione, che ha deciso di scommettere sul film acquistandolo per il territorio nazionale, è un inno all’amore che rompe i confini di pregiudizio e ostilità. Una giovane giornalista, Yael (l’attrice israeliana Yuval Scharf), si reca in un quartiere, tra Jaffa e Bat Yam, in cui israeliani e palestinesi convivono pacificamente. Ha sentito parlare di una donna ebrea che, sopravvissuta ad Auschwitz, aveva sposato un arabo ed era andata a vivere lì. Yael, nella sua visita ascolta ciò che il marito Youssef ha da raccontarle e raccoglie anche le testimonianze di parenti e conoscenti. Amos Gitai, regista israeliano da sempre attento a queste problematiche, indaga sulle motivazioni dell’odio profondo tra due popoli, quello arabo e quello ebraico che potrebbero invece convivere pacificamente, come succede in questa zona periferica e tranquilla, fatta di case semplici e umili, abitate da persone assolutamente estranee alle lotte ideologiche e religiose, concentrate, al contrario, nel vivere la loro esistenza nel miglior modo possibile senza farsi avvelenare da un astio perenne.