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“Sono quasi cieco”. Il dramma dell’attore italiano: “Non ho potuto vedere il volto dei miei nipotini”

  • Cinema
Totò Cascio Quasi Cieco Nuovo Cinema Paradiso

Un vero e proprio dramma quello raccontato dal noto attore, che ha annunciato di essere quasi non vedente. La sua carriera era iniziata nel migliore dei modi, infatti quando era solamente un bambino era stato protagonista di un film passato alla storia, che ha conquistato anche il Premio Oscar vista la grandiosità della pellicola. Ora però tutto è cambiato in negativo e ha rilasciato un’importante e toccante intervista al ‘Corriere della Sera’, nella quale ha fatto il punto della situazione sulle sue condizioni.

L’uomo, che oggi ha 42 anni, ha quindi ammesso con un velo di tristezza ma allo stesso tempo con grande coraggio e determinazione: “Sono quasi del tutto privo della vista e non ne potevo più di nascondermi. Riesco a vedere le luci, percepisco se in una stanza ci sono le finestre aperte, ma oggi sono abbastanza autonomo. Dopo anni di lavoro su me stesso, ho imparato che il vittimismo serve a poco. Quando ero ancora un bambino qualcuno intorno a me cominciò ad accorgersi che qualcosa non funzionava nei miei occhi”.

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Poi l’attore italiano ha continuato così al ‘Corriere della Sera’: “Anzi, fu Blasco Giurato, direttore della fotografia di Tornatore, a suggerire a mio padre di approfondire la cosa. La diagnosi, formulata in un importante centro di cura in Svizzera, non lasciava scampo: retinite pigmentosa, una grave malattia agli occhi che porta alla perdita progressiva della vista. All’inizio ignorai il problema, nascondendomi, cosa che ho fatto fino a quando non mi sono deciso a chiedere aiuto e a curarmi”.

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Ad essere diventato quasi non vedente è Totò Cascio, l’attore che impersonava il protagonista del film di Giuseppe Tornatore, ‘Nuovo Cinema Paradiso’. La retinite pigmentosa di cui soffre è una malattia rara ed è affetta 1 persona su 3.000. Totò Cascio ha poi aggiunto al giornalista: “Il mio errore è stato quello di nascondermi, se avessi chiesto aiuto non avrei vissuto fino a quasi 40 anni nell’isolamento più totale. Se diventi famoso a 8 anni in un paesino della Sicilia c’è comunque anche l’invidia”.

Poi Totò Cascio ha concluso: “Sia io che mio fratello, che peraltro soffre della mia stessa patologia, siamo stati bersagli facili. Tutto questo mi ha portato a chiudermi. Non ho fatto in tempo a vedere il volto dei miei due nipotini, e questo è un grande rammarico. Poi, certo, mi manca il non poter guardare le belle donne, ma ho fatto in tempo a vedere i gol di Totti e, insomma, dai, va bene così”.

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