Billy Connolly e Robin Williams erano molto legati, si conoscevano da decenni e Connolly era, in fondo, un amico fraterno del protagonista dell’Attimo fuggente. Entrambi malati di Parkinson. Ed è proprio Billy, a più di un mese dalla scomparsa di Williams, a parlare ancora di lui. Racconta dell’ultima telefonata che ha ricevuto dall’amico Robin, l’ultima prima di togliersi la vita. “Ho capito che mi stava dicendo addio”, ha detto Connolly al Telegraph. “Eravamo abituati a parlare molto di Parkinson”, anche se la diagnosi parlava di primo stadio. “Ci confrontavamo spesso sull’argomento. Mi chiamava, era una cosa abituale”. Ma in quell’ultima telefonata c’era qualcosa di diverso, stando al racconto di Billy. “Ci siamo detti a vicenda che ci volevamo bene. Io gliel’ho detto molte e lui ha fatto lo stesso. Ma al termine della conversazione lui era particolarmente amorevole. Mi ha detto: ‘Ti voglio bene come a un fratello”. “Lo so”, gli ho risposto. “Sei sicuro di saperlo”, incalzava Robin. “È stato il suo modo di dire addio”, ha affermato Billy. Che ha aggiunto: “Era un amico, non era sempre depresso. Era un uomo complicato, ma una bellissima persona. Era una gioia”.