”Dovevo essere in coppia con un altro attore che la sera prima di girare si è fatto male e così è stato chiamato lui. Il destino. Siamo l’unica coppia a non aver mai litigato. E proprio perché non c’era invidia siamo diventati amici. A differenza mia, aveva studiato per recitare. Io non ho fatto scuole né accademie. Ma alla fine anche una scimmia impara a recitare”. È un Terence Hill sconvolto quello che commenta la morte dell’amico e collega con cui ha girato un’infinità di film, il mitico Bud Spencer, che ci ha lasciato ieri pomeriggio all’età di 86 anni.
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Poche parole ma tanta, tantissima tristezza. Così – come si legge sul Corriere della Sera – Terence Hill saluta il gigante buono che ha accompagnato e divertito generazioni intere: ”Ho perso il mio amico più caro, sono sconvolto”. Carlo Pedersoli – questo il vero nome di Bud Spencer – era nato a Napoli nel 1929. Dopo gli studi in Sud America è stato paroliere con Modugno, campione di nuoto in due Olimpiadi (a Helsinki e Melbourne), poi comparsa in ‘Quo vadis’, bissando poi in ‘Vacanze col gangster’ di Risi e nel ‘Gattopardo’ di Visconti dove incontra il suo futuro socio Mario Girotti, alias Terence Hill.
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Nei film hanno interpretato il grasso e il magro, la mente e il braccio, il furbo e il meno furbo; uno bello e biondo, romantico e pigro: poi è diventato don Matteo; l’altro, Bud, grosso e rozzo ma buono come il pane e, da laureato in giurisprudenza col pallino della giustizia, proteggere i deboli: quindi il futuro Piedone, lo sbirro creato da Steno con un occhio di riguardo per i ragazzi.
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I primi ‘Trinità’ di Clucher, ovvero Enzo Barboni, mandano in tilt il box office con 8 miliardi e mezzo. E poi via, un successo dietro all’altro. Una cosa è certa: Bud Spencer mancherà a tutti, grandi e piccoli.
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