Lutto nel mondo dello spettacolo italiano. L’arte del Bel Paese piange la dipartita del noto attore e trombettista napoletano Riccardo Zinna. Lo scorso maggio aveva tagliato il traguardo dei sessantanni. Giovedì 20 settembre è venuto a mancare dopo aver combattuto per molto tempo con la malattia. Riccardo Zinna era amico personale di Toni D’Angelo, figlio del cantante Nino, con cui aveva lavorato in passato. “Sei stato il mattatore del mio primo film… Le notti insieme, la musica, il teatro , il cinema… quanti sogni, quante ca****e. Sei stato un grande artista e che la tua tromba squilli forte lassù dove sei volato prima della Jam session che avevamo programmato di fare. Ricky, ti ho voluto bene e oggi te ne voglio ancora di più”, ha scritto D’Angelo sui social. (Continua a leggere dopo la foto)
Una carriera lunga ben quarantanni, iniziata a teatro proseguita al cinema con diverse esperienze anche sul piccolo schermo. La recitazione di Riccardo Zinna, nervosa e sincera, si era fatta notare in Gomorra di Garrone, in Caro Diario di Nanni Moretti, in Benvenuti al Sud di Miniero. Non solo, negli anni era stato diretto da Salvatores, Archibugi, Luchetti, Muccino, Genovese e molti altri. Ed era parecchio conosciuto anche sul piccolo schermo grazie ai ruoli ricoperti in diverse fiction di successo. (Continua a leggere dopo la foto)
Da Don Matteo a Solo, da Capri a I bastardi di Pizzofalcone, da Medicina Generale al Giudice Mastranfelo. Riccardo Zinna aveva recitato anche nella serie americana I Soprano, partecipando a un episodio. Negli anni aveva portato avanti anche un’altra passione, la musica: era anche trombettista, chitarrista e compositore. Si era negli anni anche diplomato al Conservatorio di Frosinone in solfeggio, armonia e storia della musica. Napoli, la città che gli ha dato i natali e lo ha saputo apprezzare come artista a trecentosessanta gradi, lo ricorda con amore. E l’attrice Cristina Donadio, nota come Chanel in Gomorra La Serie, gli ha dedicato un lungo e toccante post su Facebook. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Ciao Ric, amico mio grande, questa foto l’ho scelta perché racconta tutto di te, la tua intensità, la tua dolcezza, la tua ironia e quella vena malinconica che ti attraversava lo sguardo, ciao Ric siamo stati ragazzi che si affacciavano al teatro con l’entusiasmo che bruciava il cuore e la voglia di mangiarsi la vita a morsi..gli anni sono passati e noi siamo rimasti sempre gli stessi, questa è stata la nostra forza e la nostra dannazione..ciao Ric, mi mancherai, e quando mi mancherai un po’ di più mi farà compagnia il ricordo di te con la tromba tra le mani a regalarci in un locale buio e fumoso uno dei tuoi monologhi sbilenchi alla Lenny Bruce…ti ricordi? Ti chiamavo Joe Pesci, perché eri uno straordinario attore come lui…ciao Ric metterti in buone mani purtroppo non è bastato .. con tutto l’amore riposa in pace”.
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